ultimora

Simoni: “Manaj sembra Vieri, troppo superiore ai pari età . Diventerà  top se…”

Due gol nella partitella in famiglia di ieri, un futuro roseo e tante speranze attorno a lui. Rey Manaj, attaccante albanese arrivato in nerazzurro, viene raccontato da chi per mesi lo ha avuto sotto il proprio sguardo, Gigi Simoni, in una lunga...

Giovanni Montopoli

Due gol nella partitella in famiglia di ieri, un futuro roseo e tante speranze attorno a lui. Rey Manaj, attaccante albanese arrivato in nerazzurro, viene raccontato da chi per mesi lo ha avuto sotto il proprio sguardo, Gigi Simoni, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano Tuttosport

PROSPETTIVA - «È un attaccante fisicamente fortissimo, quando gioca con i pari età si vede che è di livello nettamente superiore. Deve maturare un po' e migliorare certi atteggiamenti, ma in potenza ha tutto per diventare uno dei migliori centravanti di sfondamento in Italia. Avendo una forza fisica straordinaria, tiene l'urto con l'avversario in maniera decisiva e non teme gli interventi dei difensori. Poi è notevole per la violenza delle conclusioni con entrambi i piedi e direi che è pure un buon colpitore di testa». 

ATTACCANTE D’AREA - «Non direi Vucinic, lui era molto più agile nei movimenti, Manaj è più attaccante d'area, bisognerebbe paragonarlo a un ariete». 

COME BOBO- «Sì, le caratteristiche sono quelle, ma per ora è ancora un ragazzino. Da noi ha fatto solo 2 gol e non ha giocato tanto perché era spesso impegnato con le Nazionali giovanili dell'Albania, avremmo preferito tenerlo ancora un anno per poi cederlo, ma quando bussano squadre importanti per avere un giocatore...» 

VINCE L’INTER - «Juventus e Lazio, più altre squadre meno importanti. Il suo entourage aveva fatto sapere di aver ricevuto richieste anche dall'Inghilterra e dalla Germania, ma a dire la verità le squadre con le quali abbiamo parlato noi sono le italiane». 

MATURITA’ - «Per la forza fisica che ha può tranquillamente reggere il confronto con la serie A. Però, il ragazzo ha bisogno di crescere. Adesso dovrà imparare la professionalità e imparare a stare calmo, perché quando non sei più il fenomeno della Primavera ma giochi contro i campioni devi accettare anche qualche provocazione, nelle quali ogni tanto ancora casca avendo 17 anni. Credo che all'Inter troverà dei maestri capaci. Ha bisogno di qualcuno che lo guidi e gli stia vicino, l'allenatore e i giocatori saranno fondamentali. Come ho detto, bisogna lascargli il tempo per crescere e non bruciarlo».