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Sorrentino: “Inter al palo, chance agli eroi dell’orrido settimo posto. E il migliore se ne va”

Il giornalista di Repubblica analizza il mercato dell'Inter

Gianni Pampinella

Usa toni molto duri Andrea Sorrentino quando analizza il mercato dell'Inter. Per il giornalista di Repubblica, Spalletti ha bisogno di un giocatore che sposti gli equilibri e deve averlo in fretta: "Chissà fino a che punto bluffa e fino a che punto racconta il vero Walter Sabatini, uno tra l’altro ben allenato agli equilibrismi lessicali. Un paio i concetti fondamentali ed entrambi variamente interpretabili, nel senso che chissà se è vero che «ci piacciono Nainggolan e Vidal, ma sono molto difficili da prendere», e non siano invece specchietti per le allodole. E chissà fino a che punto è vero l’altro concetto: «Ammiro ciò che sta facendo il Milan, ma non è il nostro modello. Il Milan ha ribaltato la rosa, l’Inter ha fatto un’altra scelta: abbiamo un gruppo forte, da integrare. Sono certo, come lo è il mister, che in questo gruppo ci siano calciatori da salvare e da riproporre ad alti livelli», come se gli eroi dell’orrido settimo posto meritassero un’altra possibilità, tanto bastano Spalletti in panchina e tre-quattro ritocchini per renderla una squadra da Champions. O è un bluff, o c’è qualcosa che davvero non va".

"È ben strano in effetti che il mercato Suning, quello delle disponibilità illimitate, si limiti alle operazioni annunciate da Sabatini, ossia i già acquistati Skriniar e Borja Valero («Un catalizzatore di gioco raffinatissimo») che invero non hanno scaldato nessuno, alla caccia al terzino brasiliano Dalbert del Nizza, a un’ala che faccia molti gol (potrebbe essere il laziale Keita) visto che Perisic ha deciso di andarsene al Manchester United (quindi non è matto per niente) e coi Red Devils bisogna stabilire contropartite tecniche (Martial?) ed economiche. Poi ci sono Nainggolan e Vidal, forse in rotta col Bayern, ma chissà se accetterebbe alla vigilia del Mondiale il basso profilo di un club che nemmeno è in Europa, anche se si chiama Inter. Ci si muove insomma tra desideri, sogni e realtà dure o imbarazzanti, ma era per questo che Suning ha scelto Sabatini, per farsi largo in un mercato ostile all’Inter, che parte molto dal basso. Però dategli qualche giocatore che sposti davvero gli equilibri, a Spalletti, sennò si arrabbia: siamo a metà luglio e l’Inter è ancora quasi al palo, mentre sta per cedere anche Perisic, cioè il migliore della rosa".

(Repubblica)

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