ultimora

Sorrentino (Repubblica): “Juve-Inter, è la notte dell’esame per Strama…”

Per Andrea Stramaccioni sarà la prima volta da avversario della Juventus in campionato. Il giornalista de La Repubbica Andrea Sorrentino fa il punto della situazione sul giovane allenatore romano:“La sua prima Juventus. A 36 anni, da...

Francesco Parrone

Per Andrea Stramaccioni sarà la prima volta da avversario della Juventus in campionato. Il giornalista de La RepubbicaAndrea Sorrentino fa il punto della situazione sul giovane allenatore romano:"La sua prima Juventus. A 36 anni, da allenatore bambino. Eppure alla vigilia dell’esame non ha perso il sonno, anzi. Andrea Stramaccioni ha dormito profondamente, come il principe di Condé (altro condottiero bambino) prima della battaglia di Rocroi, e per gli stessi motivi del principino: «Quando hai le idee chiare su come affrontare la partita, e se sei convinto di aver lavorato al massimo delle tue possibilità, dormi sereno. Questo non è il mio esame di maturità: quello l’ho sostenuto all’inizio, quando Moratti mi ha scelto». Strama è fatto così. È sfrontatezza appoggiata su solide basi professionali, è la presunzione di chi però ha studiato la lezione a memoria, è un volo senza rete ma col paracadute delleproprie certezze. È un impasto di cose contraddittorie o forse no: «Sono incosciente, spesso mi butto senza rendermi conto di quello che c’è intorno. Ma sono anche freddo e lucido nel valutare le cose, e cerco di trasmettere la mia lucidità ai giocatori». È incoscienza o lucidità quella di uno che sfotte l’uditorio così, scivolando nell’atavico romanesco? «La formazione? So’ confusissimo, so’ disperato, non riesce a decide... Mourinho ve la diceva prima delle grandi partite? Ecco un’altra cosa in cui non sono uguale a lui. Poi scusate, perché dovrei anticiparvi la formazione? Loro hanno quattro punti in più, hanno lo scudetto sul petto, non parlano alla vigilia, e je devo pure dà la formazione? Allora non partiamo nemmeno per Torino...». È incoscienza o lucidità questa placida analisi delle forze in campo, mentre affiora un sorrisetto? «Con la Juve ce la possiamo giocare tranquillamente: abbiamo le carte in regola per metterli in difficoltà facendo la nostra partita. Non firmo per il pareggio. Perché siamo l’Inter e perché non penso mai di accontentarmi. La Juve è la migliore d’Italia nelle ultime due stagioni, è più rodata di noi, ha Pirlo che ha più qualità di tutti e bisognerà tenerne conto. Ma per noi è un passaggio importante per valutare i nostri progressi: siamo migliorati in fretta grazie al fatto che l’ambiente spinge nella stessa direzione, ora ci misuriamo contro i primi in classifica e vedremo a che punto siamo. Ma non si decide niente, qualsiasi risultato arrivi: dopo, mancheranno tante partite alla fine». Salta la tagliola, ma non troppo, della domanda sui 30 scudetti rivendicati dalla Juve («Noi rispettiamo le decisioni della giustizia sportiva, poi loro possono attaccare allo stadio i numeri che vogliono»), ricorda che contro la Juve, da allenatore degli Allievi della Roma, ha vinto uno scudetto («E in panchina c’era Carrera come vice...»), poi si dedica all’allenamento di rifinitura (Ranocchiae Samuel hanno qualche acciacco), segretissimo, con le prove tattiche svolte al coperto per disinnescare gli appostamenti dei cronistacci. «Shakhtar e Fiorentina sono le squadre che più hanno messo in difficoltà la Juve: lo Shakhtar con gli attaccanti esterni, che noi non abbiamo, e la Fiorentina con gli attaccanti che non davano punti di riferimento», è l’unico indizio. Quindi non sembrerebbe ci sia ariadi tridente (pare Palacio-Milito con Cassano in panca ma arma tattica a partita in corso), con sorpresa sempre possibile. L’idea è quella di un’Inter che al di là dei moduli non vada a Torino per guardar giocare la Juve, ma che abbia aggressività e atteggiamento giusti. La vedremo. È la notte dell’esame per Strama, ma lui ha dormito tranquillo. Questa, finora, è l’unica sicurezza".