Passato presente e futuro. Da Moratti a Thohir, Andrea Sorrentino dalle pagine di Repubblica prova a evidenziare le differenze dopo il momento delicato vissuto domenica contro il Cagliari: «Ieri sera il presidente nerazzurro Erick Thohir ha lasciato l’Italia confermando che atteggiamenti e reazioni, anche di fronte alle sconfitte, sono molto diversi da quelli di Moratti. Nessuna dichiarazione pubblica sul tracollo di domenica, a differenza di quanto faceva il predecessore all’indomani di qualche disfatta, ma solo riunioni operative in sede. Di sicuro neppure lui si aspettava un crollo simile, ne è rimasto sconcertato ed era molto seccato, perché gli sembrava (come a tutti) che nulla di quello che era accaduto nelle precedenti settimane potesse annunciare una disfatta del genere: così domenica ha chiesto spiegazioni a Mazzarri a San Siro, e il tecnico gliele ha fornite. Da ieri, hanno provato tutti a voltare pagina, ossia l’unica cosa sensata da fare dopo un simile crollo. Sconfitte del genere sono una frustata per tutti, ma ovviamente è l’allenatore quello più sotto tiro. Un 1-4 casalingo spinge qualsiasi tecnico sulla balaustra dell’imputato e Mazzarri non fa eccezione. Questo è sicuramente il momento più difficile della sua avventura interista, perché lo scorso anno c’erano parecchie giustificazioni ma ora molte di meno, perché la squadra è stata ritoccata e migliorata, e tanti equivoci di un anno fa non ci sono più.
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Sorrentino (Repubblica): «Thohir-Moratti, che differenza dopo le batoste!»
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