Tutti ieri a San Siro aspettavano l'arrivo e le magie del Profeta Hernanes. Per le magie c'è tempo, intanto altri giocatori gli rubano la scena, uno inatteso, come ricorda Andrea Sorrentino dalle pagine de La Repubblica: «Non è Hernanes a regalare all’Inter la prima vittoria del 2014, ma un riservista, un eroe dei tempi belli, un antico guerriero che tra un mese avrà 36 anni e in campionato non lo si vedeva da tre mesi esatti: calcio d’angolo da destra, in mezzo all’area spunta il testone rasato di Walter Samuel e il colpo di fronte, in tuffo, è una fucilata sotto la traversa, per Pegolo è troppo. E’ il 3’ della ripresa e Inter-Sassuolo si decide così.Va proprio così: tutti ad aspettare ingolositi Hernanes, la grande novità del mercato, invece l’occhio lo ruba Guarin. Anche per il colombiano, in fondo, è un esordio: due settimane fa era e si sentiva un ex interista, anche il suo allenatore lo considerava perso per la causa al punto da caldeggiarne la cessione, invece eccoli tutti qui, ancora. E i rari strappi di un primo tempo perlopiù da dimenticare arrivano proprio dal Guaro, ben piantato sulle gambone e col cuore in campo anziché altrove, attivo e pericoloso sulla fascia destra dove non trova oppositori adeguati».
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Sorrentino (Repubblica): «Ti aspetti Hernanes e invece hai due sorprese»
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