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Spogliatoio Francia, è caos: i senatori contro i “fenomeni”

Martedì, dopo 23 risultati utili consecutivi sotto la guida del nuovo c.t. Laurent Blanc, la Francia è caduta contro la Svezia già eliminata e, anche se i Bleus si sono comunque qualificati per i quarti di finale, è di nuovo scoppiato il...

Lorenzo Roca

Martedì, dopo 23 risultati utili consecutivi sotto la guida del nuovo c.t. Laurent Blanc, la Francia è caduta contro la Svezia già eliminata e, anche se i Bleus si sono comunque qualificati per i quarti di finale, è di nuovo scoppiato il finimondo. Nello spogliatoio c’è stato un duro confronto tra la vecchia guardia, in particolare Alou Diarra e Franck Ribery, e qualche giovane leone (in primo luogo Nasri e Ben Arfa, in maniera meno diretta Benzema). Chiaro il messaggio: qualcuno in campo aveva pensato solo a se stesso e ai suoi giochini «da fenomeno», e non al bene della squadra.

L’alterco non è rimasto segreto, anche perché Giroud, centravanti del Montpellier campione di Francia ma riserva in nazionale, se lo è fatto sfuggire. Ieri il c.t. Blanc non ha potuto far finta di nulla, anche se ha cercato di minimizzare: «Il clima era caldo, ma poi si sono fatti tutti una bella doccia gelata. Può essere positivo che i calciatori si dicano le cose in faccia, senza la presenza mia o delmio staff.

Florent Malouda, il più esperto del gruppo: «Alla vigilia avevamo avuto tutti la sensazione di rilassatezza. Blanc ha anche fermato l’allenamento e detto che così non andava bene. Qualcuno, anziché quelle da calcio, ha pensato di mettersi le scarpe da tip tap. Se pensi a te stesso e non al bene della squadra, ecco che le debolezze vengono tutte a galla. Ci è andata bene: abbiamo perduto ma non siamo usciti dall’Europeo. Prendiamola come una lezione».