Il presidente della Federcalcio, Tavecchio, ha concesso una lunga intervista a Tuttosport. Tanti gli argomenti toccati con inevitabile ritorno sul problema calciopoli: "Con la Juve tutto bene? Guardate che non è mai andato male niente. Io sono stato uno dei pochi interisti che non si è mai offeso quando la Juve vinceva. La cosa che più mi ha turbato, ma non personalmente, è la causa della Juve al Tar con una richiesta di risarcimento di 443 milioni. Come può non essere un problema? Come si fa ad andare a pranzo assieme con qualcuno che intanto ti ha chiesto 443 milioni di danni? Io non so come facessero i miei predecessori. Ogni volta che ho incontrato Agnelli, lui si è mostrato possibilista, ma mai siamo entrati nei dettagli. Noi abbiamo aspettato tutti i gradi di giudizio, su Calciopoli. Per quanto riguarda l’azione di responsabilità, l’azione della Juve non ha più possibilità, dopo la sentenza della Cassazione. La questione è chiusa. Per le altre cose, invece, vedremo.
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Tavecchio: “Juve vs Figc? Non hanno una sola chance. I titoli? A me interessa…”
Il presidente della Federcalcio, Tavecchio, ha concesso una lunga intervista a Tuttosport. Tanti gli argomenti toccati con inevitabile ritorno sul problema calciopoli: “Con la Juve tutto bene? Guardate che non è mai andato male niente. Io...
Il mio problema è solo stabilire che io... che la Federcalcio non deve niente alla Juve. Io nel recente passato sono passato dall’invito a trovare una soluzione bonaria alla dichiarazione che la causa della Juve è temeraria soltanto perché me lo hanno suggerito gli avvocati. Ho detto che dopo la sentenza la Juve non ha più chance? Così mi han detto gli avvocati nostri.
Ostacolerei una discussione sugli scudetti levati alla Juve, e che la Juve rivuole? Io non ostacolerò proprio niente. A me interessa subito chiudere la questione legata alla precarietà gestionale. La Figc fallirebbe, se dovessimo dare alla Juve quei 443 milioni. Più che ringraziare sempre la Juve e invitare tutti ad abbassare i toni, non posso fare. La Figc ha una dignità che deve recuperare. Noi siamo servi di tutti, ma schiavi di nessuno. Anche la Juve ha interesse che i suoi giocatori vestano la maglia della Nazionale, fare un partito a parte non serve a nulla. Noi dobbiamo solo togliere di mezzo la loro richiesta danni, poi non c’è nessuna opposizione a valutare norme e argomenti che la Juve ritiene di valutare. Sono il primo a capire che quando si vince sul campo un campionato si conquista un diritto. Detto questo, la Juve pre-Calciopoli non aveva bisogno di vincere in tribunale. Io ho un solo obiettivo, fare pari e patta con la Juve sulla questione del ricorso. Non mettiamo il carro davanti ai buoi. La madre di tutte le battaglie è il contenzioso, non gli scudetti».
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