In una lunga intervista a Il Messaggero, Francesco Toldo è tornato sugli Europei del 2000 dove l'ex portiere fu protagonista di una strepitosa partita contro l'Olanda. "Nel primo tempo parai un rigore a Frank De Boer. E cominciammo a crederci. Nella ripresa un altro rigore: Kluivert, grande specialista, prese il palo. Nella serie mi sono ripetuto con De Boer e, dopo l’errore di Stam, chiusi il match respingendo il tiro di Bosvelt".
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Toldo: “L’Inter come una famiglia. Mou persona vera. Eriksen grande dispiacere, ora…”
Intervistato dal Messaggero, Francesco Toldo affronta diversi argomenti: dl suo periodo all'Inter, fino alla situazione di Eriksen
In mezzo alle sue prodezze, il colpo di genio di Totti. Lei era il più vicino a van der Saar. Si è spaventato quando l’ex capitano della Roma tirò fuori il cucchiaio?
"No. Vidi Francesco sicuro e concentrato. Quando hai davanti un campione così, il portiere è sempre spacciato. Se non sbaglia lui, è gol. Il pallonetto è passato alla storia come il simbolo di quell’Europeo con le mie parate".
Toldo al 14° posto nella classifica del Pallone d’oro. È stato il suo periodo migliore?
"Con la Fiorentina e proprio con Mancini in panchina vincemmo la Coppa Italia nella stagione successiva. Poi passai all’Inter e partecipai al Triplete, pur giocando solo 3 gare di Coppa Italia. Decisi di smettere appena finì l’annata. Moratti se l’aspettava. Mi volle subito dirigente: responsabile di Inter Campus e più avanti di Inter Forever, iniziative del club. Mi ha fatto sempre sentire in famiglia".
Che cosa ha provato quando Eiksen si è accasciato in campo?
"Un grande dispiacere. Ora bisogna stargli vicino".
A proposito: torna in Italia Mourinho. Che ne pensa?
"Psicologicamente è il numero uno: non molla mai. Sono fortunati i giocatori della Roma: si troveranno un uomo di fronte, una persona vera. Quello che pensa te lo dice in faccia. A volte ci rimani male, altre ti esalti".
(Il Messaggero)
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