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Trapattoni: “Non è San Roberto ma Mancio è ottima scelta. WM? Succube di…”

Intervistato dal Corriere dello Sport, in merito ad un suo probabile ritorno in panchina, e per l’esattezza su quella della Grecia, Giovanni Trapattoni non ha perso l’occasione di parlare dell’Inter, del nuovo tecnico Mancini...

Riccardo Fusato

Intervistato dal Corriere dello Sport, in merito ad un suo probabile ritorno in panchina, e per l'esattezza su quella della Grecia, Giovanni Trapattoni non ha perso l'occasione di parlare dell'Inter, del nuovo tecnico Mancini oltre che di Mazzarri e dell'imminente derby: "Mancini all'Inter? Ha ottenuto successi e grandi risultati ovunque ha lavorato, anche all’estero. Torna in Italia con un bagaglio d’esperienza importante e secondo me i dirigenti nerazzurri hanno fatto un’ottima scelta.

Per lui sarà complicato ripetersi? 

Non credo che Mancini sia una minestra riscaldata. L’ho sentito parlare in conferenza e mi sembra molto motivato. Come io non sono San Giovanni, lui non è San Roberto. Avrà bisogno di tempo per mettere a posto le cose e far funzionare la squadra. 

Cosa porterà all’Inter?

Tanto entusiasmo e sicuramente il suo arrivo sulla panchina nerazzurra ha dato una scossa a tutto l’ambiente.

Il calendario?

In effetti nelle prossime tre giornate la strada per l’Inter è impervia, ma mi aspetto una reazione da parte dello spogliatoio già nel derby.

Chi è il favorito? 

Nel derby non ci sono mi favoriti. A me è capitato di vincerne quando ero dietro in classifica e di perderne quando tanti erano pronti a scommettere che avremmo trionfato. E’ una partita imprevedibile, che sfugge a ogni pronostico. Di sicuro ci saranno tante emozioni e decisivo magari sarà il recupero degli infortunati che le due formazioni ora hanno.

L'esonero di Mazzarri? 

Pochi giorni fa, dopo il 2-2 contro il Verona, ho fatto un’intervista e ho detto che Mazzarri stava mettendo a posto la squadra. Pensavo davvero che potesse ottenere buoni risultati. Evidentemente nella dirigenza hanno prevalso altre considerazioni. Nel calcio i tecnici sono succubi dei risultati"