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Baricentro basso e raddoppi, così l’Inter studia la trappola per Osimhen

Baricentro basso e raddoppi, così l’Inter studia la trappola per Osimhen - immagine 1

Il tecnico dell'Inter Inzaghi cambierà probabilmente il modo di stare in campo della sua squadra per cercare di non concedere profondità all'attaccante del Napoli

Andrea Della Sala

Domani sera l'Inter cercherà di battere il Napoli per ridurre il gap in classifica. Nella squadra di Spalletti c'è un pericolo numero uno: l'attaccante Osimhen che in questa stagione sta facendo la differenza con gli azzurri. Inzaghi sta studiando una strategia per limitarlo.

"Prima regola, a Osimhen va tolto campo da attaccare. E siccome l’Inter di Inzaghi per principio e per convinzione non ama aspettare la partita ma farla, è chiaro che bisogna ragionare su un modo diverso di stare in campo. Il baricentro dovrà essere necessariamente più basso, per mantenere corta la distanza tra la linea di difesa e quella di metà campo. Se il nigeriano riceve in verticale centralmente, Ranocchia (o Bastoni) dovrà stringere la marcatura, attaccarsi al nigeriano e permettergli solo lo scarico. Due centrocampisti arriveranno in pressione per “ingabbiare” Osimhen e gli altri due difensori centrali scapperanno a protezione della porta sul movimento a tagliare degli esterni azzurri. Un’altra soluzione è prevista se il nigeriano cercherà gloria in fascia. Con una difesa più o meno schierata toccherà all’esterno del tridente difensivo seguire il movimento di Osimhen, con l’uomo in fascia a portare il primo raddoppio e la mezzala di riferimento a togliere linee di passaggio, aumentando la pressione", analizza La Gazzetta dello Sport.

Napoli Osimhen

"Ma il Napoli non è solo Osimhen: è talento in ogni zona del campo, è personalità e forza fisica. Da quando c’è Spalletti, è una macchina che viaggia ad altissimi giri, trascinata dalla potenza di Anguissa a centrocampo e del ritrovato Koulibaly in difesa. Al primo va limitato il raggio d’azione con la pressione. Al secondo - in caso di forfeit di Dzeko - toccherà togliere punti di riferimento. Lautaro e Correa hanno la vivacità per metterlo in difficoltà, ma la loro dovrà essere un’azione continua, sesta sosta", aggiunge il quotidiano.

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