Luca Tremolada, centrocampista in comproprietá tra Inter e Como nell'ultima stagione con la maglia del club lariano si è distinto per qualitá e quantitá. Cresciuto nel settore giovanile nerazzurro, il 23enne ha commentato il suo futuro ai microfoni di SpazioInter.it:
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Tremolada: “Ho delle offerte dalla Serie B. A Como grande stagione ma l’Inter…”
Luca Tremolada, centrocampista in comproprietá tra Inter e Como nell’ultima stagione con la maglia del club lariano si è distinto per qualitá e quantitá. Cresciuto nel settore giovanile nerazzurro, il 23enne ha commentato il suo futuro...
Ciao Luca, innanzitutto complimenti per l’annata. Quali sono i tuoi propositi per la prossima stagione? Rimani a Como?
“Il rinnovo della comproprietà è stato ultimato nei giorni scorsi ma non so se rimarrò a Como. Quest’anno mi hanno dato la possibilità di valorizzarmi e ora ho diverse situazioni per approdare in Serie B la prossima stagione”.
In cosa sei cresciuto maggiormente durante questa stagione?
“Premesso che devo crescere ancora molto, credo che quest’anno sia stato importante per me avere la libertà di gioco, andare spesso alla ricerca della palla sia quando venivo schierato da centrocampista che da trequartista. Questo mi ha aiutato a far aumentare la fiducia e l’autostima di partita in partita. Poi la squadra, anche se non abbiamo fatto molti punti, ha espresso un buon calcio, molto spesso palla a terra, che è più conforme alle mie caratteristiche di gioco”.
Cosa ti manca per il definitivo salto di qualità?
“Sicuramente la prossima stagione, probabilmente nelle serie cadetta, sarà molto importante. Devo ancora crescere sotto tanti punti di vista, magari a livello agonistico e a livello difensivo, ma la volontà e l’abnegazione non mancano per riuscire a fare il salto così come han fatto diversi miei ex compagni in Primavera”.
Contento per il tuo ex compagno e amico Luca Caldirola, passato al Werder Brema?
“Contentissimo. Ha fatto un grande Europeo e se lo merita. Approderà in un campionato bello e affascinante come la Bundesliga che, con la Liga, è tra i migliori in questo momento. Non nego che un giorno mi piacerebbe giocarci per la loro cultura di intendere il calcio”.
Già, la Spagna, che a livello giovanile non sembra avere eguali. Cosa manca all’Italia in questo senso?
“Penso un po’ più di coraggio nel lanciare i giovani. La Spagna Under 21 ha già giocatori affermati che sapranno subito dare continuità al progetto iberico. Qui questa mentalità in generale manca e dovremmo prendere esempio da queste realtà”.
Tornando all’Inter, che ricordi hai dell’esperienza in Indonesia la scorsa estate?
“E’ stata un’esperienza bellissima che mi ha arricchito molto. Ho avuto la possibilità di toccare con mano l’ambiente in prima squadra e dopo 12 anni di settore giovanile è un sogno che si avverra. Rimane il mio sogno nel cassetto quello di poterci ritornare ovviamente”.
Qualche rimpianto ad oggi?
“Nel 2010, nell’anno di Benitez, sarebbe stato il mio terzo anno in Primavera e in quella stagione sono capitati molti infortuni e diversi ragazzi sono riusciti ad andare in panchina e fare il proprio esordio in Serie A. Quell’anno ho preferito andare a giocare a Piacenza e, col senno di poi, ho perso questa opportunità di esordire nella massima serie”.
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