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TS – Inter, cessioni e via libera di Zhang: i motivi del no a Dybala e Bremer

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Il quotidiano spiega i motivi dietro al mancato arrivo in nerazzurro della 'Joya' e del difensore brasiliano

Alessandro De Felice

Il ritorno di Romelu Lukaku dal Chelsea a meno di un anno dall'addio aveva acceso l'entusiasmo e la fantasia dei tifosi dell'Inter. Poi una doppia "secchiata d’acqua ghiacciata" in due giorni ha spiazzato l'Inter. Prima Paulo Dybala che ha deciso di non attendere più il club nerazzurro, quindi il blitz della Juventus su Bremer, un giocatore che di fatto era stato agganciato dall'Inter già sul finire del 2021.

Secondo Tuttosport, le due mancate operazioni hanno una valenza diversa:

"Se Dybala è un rimpianto soprattutto per i tifosi che lo hanno invocato a lungo e l’ad Beppe Marotta , il suo primo sponsor per il trasferimento a Milano; Bremer è invece una fitta al fianco che farà male per diverse settimane e che ieri ha scatenato la rabbia e la delusione dei tifosi sui social e non solo. L’Inter era convinta di avere Bremer in pugno e che un accordo con il Torino, in qualche modo, sarebbe stato trovato".

A bloccare il mercato nerazzurro sono state le uscite, con Marotta e Ausilio che non hanno potuto accelerare e concludere le operazioni senza l'ok del presidente Zhang.

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Per quanto riguarda Dybala, servivano le cessioni di Sanchez e Pinamonti per far spazio alla 'Joya', poi finito alla Roma:

"Il cileno però ha detto no a diverse proposte esotiche e il suo agente Felicevich non ha (ancora) trovato un quadra per la buonuscita del suo assistito che per questo 2022-23 dovrà percepire ben 7 milioni di euro. L’Inter ha sempre fatto sapere che in attacco avrebbe voluto avere solo quattro giocatori, dunque con Lautaro Martinez , Lukaku - che col suo arrivo ha sbarrato la strada a Dybala, Dzeko e Correa il reparto era al completo, ma è chiaro che se Sanchez avesse svuotato il suo armadietto a inizio mese come Vidal , probabilmente Marotta avrebbe riaperto la porta a Dybala, vedendo poi di gestire la situazione".

Per Bremer, invece, serviva un via libera della proprietà che però non è arrivato:

"L’uscita di Pinamonti, che comunque verrà venduto a una fra Atalanta, Monza o Sassuolo, insieme allo stallo con il Psg per quanto concerne Skriniar - i francesi l’8 luglio hanno offerto 60 milioni, di cui solo 53 di base fissa, e da lì non si sono più mossi -, hanno frenato l’operazione Bremer . Se Zhang avesse dato l’ok a muoversi a prescindere dalle entrate economiche, probabilmente l’Inter si sarebbe fiondata da Cairo già una decina di giorni fa per evitare l’inserimento di altri club e l’asta che poi è scaturita in questi giorni".

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