Renzo Ulivieri intervenuto a Calciomercato.com ha analizzato diverse tematiche tra cui le scelte tattiche di Roberto Mancini diverse da una partita all'altra, e la lotta scudetto che vede protagoniste diverse squadre: "Perché cambia tanto? É il calcio di oggi, le rose sono talmente vaste che un allenatore può permettersi di fare certe riflessioni. Poi sta all’allenatore trovare la misura giusta perché bisogna dare alla squadra il tempo di digerire tutte le nozioni che vogliamo apprenda. Ma quello che sta facendo Mancini è normale e sta ricevendo buone risposte, ormai dobbiamo abituarci tutti: il calcio moderno va esattamente in questa direzione, adesso anche le grandi squadre si regolano sull’avversario che hanno di fronte, si studia il modo migliore per subire meno e per fare più male. Di conseguenza è un continuo variare di moduli a seconda delle diverse circostanze”. Sulle difficoltà ad andare in goal di Mauro Icardi e sulle qualità dimostrate da Nikola Kalinic: “Credo che possiamo suddividere gli attaccanti in tre grandi categorie; 1) Quelli che segnano tanto e giocano poco per gli altri; 2) Quelli che aiutano tanto e segnano poco; 3) Quelli - rarissimi - che sanno fare entrambe le cose. Icardi appartiene alla prima categoria, Kalinic all’ultima, a quella degli attaccanti rari. Perché in giro per l’Europa se ne trovano veramente pochi di giocatori così, lui sa fare tutto: pressa gli avversari, attacca la profondità sia lato palla che lato opposto palla, arretra a dare una mano e tecnicamente è indiscutibile.
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Ulivieri: “Mancini fa bene a cambiare, è il calcio moderno. Kalinic meglio di Icardi…”
Renzo Ulivieri intervenuto a Calciomercato.com ha analizzato diverse tematiche tra cui le scelte tattiche di Roberto Mancini diverse da una partita all’altra, e la lotta scudetto che vede protagoniste diverse squadre: “Perché cambia...
Icardi gioca per sé e deve ascoltare di più Mancini, ha le doti per trasformarsi, ma ci vorrà almeno un anno di lavoro e se attualmente dovessi scegliere tra i due, beh, non avrei alcun dubbio a buttarmi sul croato, è già pronto. Anche se credo che in Serie A l’attaccante più forte ce l’abbia il Napoli e mi riferisco ovviamente a Gonzalo Higuain, poi vengono tutti gli altri: Kalinic, Icardi, Morata. E non dimentichiamoci di Dybala, questo ragazzo sta rendendo leggera una maglia che invece pesa tantissimo, giocare nella Juventus non è uno scherzo e lui non ha paura. Credo proprio che non sia un azzardo pensare che tra qualche anno lo vedremo nella classifica del pallone d’oro”.
Infine un commento sulle favorite per lo scudetto: “La Fiorentina potrà lottare fino alla fine per vincere lo scudetto, ma a livello complessivo Napoli, Roma e Inter hanno qualcosa in più. I viola hanno meno pressioni da gestire e a differenza delle altre possono giocare in serenità, alla lunga questo aspetto può influire. La Roma è forte, ma ha qualcosa da sistemare in difesa, e non faccio riferimento all’ultima partita, quella non fa testo. Gli uomini di Garcia sono condannati a tenere palla per gran parte della gara, questo proprio perché in difesa ci sono dei problemi e bisogna evitare il più possibile il possesso agli avversari, che da un momento all’altro possono buttarsi dentro. Adesso alla Roma servirebbe una mentalità zemaniana. Cosa dice lo strolago di Brozzi su Napoli-Inter? Dico che sarà una partita spettacolare, anche se gli uomini di Mancini non ricercano lo spettacolo ma la concretezza. Ma Napoli ed Inter opposte promettono una grande gara, con continui rovesciamenti di fronte e sono sicuro che ci divertiremo".
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