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Vialli: “Serie A, troppe incertezze per investirci. Avere proprietari stranieri aiuta ma…”

Gianluca Vialli ha espresso la sua opinione in merito alla capacità della Serie A di attrarre investitori, nel corso della convention Soccerex in corso a Manchester. “Non credo che il calcio italiano sia un prodotto particolarmente...

Sabine Bertagna

Gianluca Vialli ha espresso la sua opinione in merito alla capacità della Serie A di attrarre investitori, nel corso della convention Soccerex in corso a Manchester. “Non credo che il calcio italiano sia un prodotto particolarmente interessante per chiunque voglia investire a meno che non sia un soggetto italiano che capisce esattamente ciò che accade nel nostro Paese e il modo in cui le cose vengono fatte. Se fossi uno straniero ricco non vorrei investire in Italia perché ci sono così tante incertezze, tutti gli scandali legati alla corruzione e partite truccate. Poi c’è la Lega Calcio, un’istituzione fatta dai proprietari che stanno combattendo con l’altro tutti i tempi. Si tratta di un ambiente molto instabile, non è l’ideale per chi vuole investire nel calcio”.

Il futuro? “Abbiamo ottenuto importanti ricavi delle televisioni, ma non riusciamo a vendere il nostro prodotto all’estero come la Premier Lega perché il nostro prodotto non è così attraente. Il nostro gioco è un po’ troppo tattico, gli stadi non sono moderni, il nostro modo di giocare è un po’ più lento”. Insomma, secondo Vialli, la Serie A “non è un prodotto che si rivolge in tutto il mondo. Purtroppo non abbiamo pensato al futuro, ma solo al presente, senza investire nel nostro futuro. Siamo dietro ma cerchiamo di recuperare in fretta. Le cose hanno cominciato a cambiare da poco, ma penso che ora dobbiamo copiare l’Inghilterra stabilendo regole per vagliare la solvibilità e l’onorabilità dei potenziali proprietar. Questo è qualcosa che non avevamo prima. E’ stato messo in atto, ma è necessario per assicurare la gente che le nuove regole siano rispettate”.

Soggetti stranieri hanno comunque iniziato a investire in Italia come l’americano James Pallotta ora presidente della Roma e l’indonesiano Erick Thohir al timone a Inter, mentre la Juve ha fatto progressi da quando hanno costruito il loro nuovo stadio. “Si tratta solo di impostare il giusto esempio. Sono lieto di vedere che ci sono alcune squadre di calcio che stanno cercando di cambiare la tendenza e muovere verso un modello britannico di club, ovviamente con una forte identità italiana”, ha detto Vialli. “Avere proprietari stranieri aiuterà ma dobbiamo meritarle, dobbiamo fare del nostro meglio per fare appello a persone che vogliono fare grandi cose”

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