ultimora

Zazzaroni a Morganti: “Dirigerai la partita impossibile”

Vi riproponiamo la lettera scritta da Ivan Zazzaroni all’arbitro di Roma-Inter, Emidio Morganti: Carissimo Morganti di Ascoli, so che ti chiami Emidio per colpa o merito del tuo omonimo concittadino fatto santo, uno che nel 300 venne a lungo...

Alessandro De Felice

Vi riproponiamo la lettera scritta da Ivan Zazzaroni all'arbitro di Roma-Inter, Emidio Morganti:Carissimo Morganti di Ascoli,so che ti chiami Emidio per colpa o merito del tuo omonimo concittadino fatto santo, uno che nel 300 venne a lungo perseguitato da Diocleziano e dovette fuggire a Roma, dove trovò rifugio da un certo Graziano che non era Cesari.Stasera sei a Roma, anche tu da perseguitato in servizio permanente effettivo. Non t’invidio: come potrei? Dopo Palermo-Inter e Brescia-Roma, dirigi la “partita impossibile”. Impossibile perché l'inacidito Zamparini ci ha detto che mediaticamente e politicamente “l’Inter è la nuova Juve”; e impossibile anche e soprattutto dopo quel che han combinato il tuo collega Russo di Nola e i suoi assistenti mettendo in crisi l’intero impianto di Nicchi e Braschi, che quando arbitrava chiamavo “killer”.Nic & Brasc, l’avrai saputo, sono a rischio commissariamento.Se non sbaglio, sei quello che diresse Roma-Inter il 27 marzo scorso, 2-1 per la Roma con gol decisivo di Toni, tre pali dei nerazzurri, un sacco di proteste di Mou per i rigori negati a Milito e Sneijder e i cartellini gialli a Menez, Samuel, Thiago Motta, Lucio, Chivu e Zanetti per gioco scorretto e Eto’o per proteste.Oggi, caro Emidio che mi dicono di fede laziale ma a questo punto non conta, sei uno dei veterani e mentre lo ricordo ammetto che avrei preferito vedere Tagliavento al posto tuo: è lui il più bravo. Veterano, dicevo, perché sei in A dal 2001 e nel 2006 sfiorasti la nomina a internazionale: ti preferirono Pieri, quello di Calciopoli (...). Nell'estate dello stesso anno il tuo nome comparve nell'inchiesta napoletana per alcune telefonate col dirigente milanista Meani. Dapprima fosti sospeso dall'Aia in via cautelare e in seguito scagionato da ogni tipo di accusa in sede disciplinare.Due mesi fa avresti dovuto dargliela su, avendo raggiunto il decimo e ultimo anno di permanenza possibile per chi non diventa internazionale, ma ti hanno concesso la deroga fino al 2011. E Braschi, che di te si fida, ti ha premiato consegnandoti questa bella gattona. Certo, vorrei capire come mai una partita “da internazionale” viene affidata a un non-internazionale.Cosa posso dirti? Di sicuro non ti formulo lo stesso augurio che feci a Massimo De Santis, incontrato un sabato mattina a Grazzano Visconti in compagnia di Pairetto. Sorridendo, lo salutai così: “Non faccia cazzate”. Da lì a poche ore avrebbe arbitrato Juve-Parma, quella del gol annullato a Cannavaro per fallo di confusione.L’anno, il 2000. Poche settimane dopo diluviò a Perugia.Cordialmente, Ivan Zazzaroni