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Zenga: ” Skriniar ha un solo difetto. Buffa l’immagine del gol di Brozo, Perisic era…”

Zenga: ” Skriniar ha un solo difetto. Buffa l’immagine del gol di Brozo, Perisic era…” - immagine 1

L'ex portiere nerazzurro ha analizzato la vittoria dell'Inter contro lo Sheriff

Redazione1908

Walter Zenga ha analizzato alcune situazioni nella partita tra lo Sheriff e l'Inter: "Il gol di Brozovic? Un'azione un po' confusa e poi questa palla nel finale che è buffa nella sua immagine. Barella si rende conto di essere sulla linea di tiro e si butta. E' un merito ancora in più. Brozovic? Il numero dei passaggi può lasciare anche il tempo che trova, però l'89% dei passaggi riusciti dà l'idea della pulizia del gioco. Lautaro sottotono? Non vorrei dire una cosa sbagliata. Le soste delle nazionali a volte incidono molto su questi giocatori sudamericani. Lui è arrivato a poche ore dalla partita con la Lazio, meno male che la prossima è l'ultima sosta. Tutti e quattro gli attaccanti sono compatibili tra di loro. L'allenatore ha la possibilità di far girare tutti, le squadre avversarie hanno un occhio di riguardo diverso. Se possono segnare tutti, Vidal che si inserisce, Barella che segna da fuori, ecc.. Diventa difficile tappare tutti i buchi per le squadre avversarie quando tutti segnano. Se hai solo Dzeko e Lautaro che fanno gol cosa fai se non segnano? Meglio avere tutti goleador. Attacco di squadra. Skriniar? Ha solo un difetto, il nome. E' diventato un top player. Anche come personalità, è cresciuto tantissimo. Ecco dove l'Inter ha fatto il passo in avanti con Antonio: i giocatori sono più consapevoli. Ti accorgi di come legge determinate situazioni di gioco, come chiama la palla. Anche Perisic. Ha una presenza. Tu lo vedi e dici: come faccio a fermarlo. Prima era più timido. Li vedevo da vicino anni fa. Erano più titubanti, facevano la giocata più semplice possibile. Ora rischiano. Shakthar? Sono sicuro che l'Inter sfaterà questo passaggio. Battendo lo Shakthar le possibilità di qualificazione diventano vicine. Meglio tornare stanotte dalla trasferta in CL, comunque dopo la partita i giocatori non dormono mai. Troppa adrenalina. La prima cosa che mi dicevano i miei giocatori tornati dalla sosta delle nazionali era: "Non sono stanco, posso giocare".