Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex giocatore di Cagliari, Parma e Chelsea ha parlato della Serie A e della lotta al primato, oltre che del lavoro di Conte con l'Inter.
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Zola: “Conte ha cambiato l’Inter, è un game changer. Con lui Barella diventerà un top europeo”
L'ex talento di Cagliari, Parma e Chelsea ha parlato del lavoro del tecnico dell'Inter e della lotta in Italia con la Juve per il primato
Chi vincerà lo scudetto?
«Domanda da un miliardo di euro, anche se la corsa è ristretta a Juventus e Inter. Ci sono squadre che stanno facendo molto bene come la Roma, il Cagliari, l’Atalanta e la Lazio, ma se la giocheranno i bianconeri e i nerazzurri».
Non penserà mica di cavarsela così? La sua favorita è…
«La Juventus ha un vantaggio dato da una rosa eccezionale. E quando hai ricambi così di qualità, alla lunga...».
L’Inter però non molla niente ed è a -1 dalla vetta.
«Nelle prime 12 giornate l’Inter ha fatto grandi cose ed è cresciuta tantissimo rispetto al passato, ma forse a livello di alternative qualcosa le manca».
Cosa ha portato al calcio italiano il ritorno di Conte?
«Antonio appartiene a quella categoria di allenatori che cambiano le squadre in meglio. All’Inter ha dato tanto dal punto di vista fisico, dei risultati e della caparbietà. Le squadre di Conte hanno tutte questo marchio di fabbrica».
Marotta in estate lo ha definito “un top player”.
«In Inghilterra quelli come Conte li chiamano “game changer” ovvero uno che cambia la partita. Tanti anni fa qualcuno sosteneva che l’allenatore più bravo era quello che faceva meno danni, ma adesso che il calcio si è livellato verso l’alto e che i giocatori più bravi sono complicatissimi da acquistare perché costano cifre pazzesche, i tecnici possono permetterti di fare il vero salto di qualità valorizzando al massimo le risorse che si hanno a disposizione».
Nella stagione del centesimo compleanno del Cagliari e a 50 anni dalla conquista dello scudetto di Riva, la qualificazione alla Champions cosa sarebbe?
«La ciliegina sulla torta. Non sarà semplice perché i competitor sono molto forti, ma per quello che si è visto finora è lecito coltivare questa speranza. Il Cagliari non è una meteora, ma una realtà concreta: ha uno dei migliori centrocampo del campionato e quando nello spogliatoio puoi contare su Nainggolan che dà carisma e personalità, hai la certezza che gli altri cresceranno bene. In più c’è Maran: sentivo dire che era bravo nel dare un’organizzazione difensiva e una struttura molto solida alla squadra, ma a me sembra che questo Cagliari sia parecchio migliorato anche sotto il profilo del gioco. Permettetevi solo un inciso per fare gli auguri a Gigi Riva per i suoi 75 anni: auguri di cuore»
Un boom pazzesco dopo l’addio estivo del gioiello Barella. Come se lo spiega?
«Il Cagliari ha perso un grande giocatore come Nicolò che sta dimostrando quello che vale all’Inter e che grazie a Conte diventerà un top player a livello europeo, ma sul mercato Giulini e i suoi uomini si sono mossi bene comprando gente di grande valore come Rog, Nainggolan, Simeone e Nandez. Certi risultati non sono frutti del caso».
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