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Spalletti conta su di lui, Gagliardini ora è diventato fondamentale: con lui l’Inter…

Il centrocampista pedina fondamentale della squadra che sta marciando a ritmo da record

Marco Macca

La personalità e le qualità per indossare una maglia pesante come quella dell'Inter Roberto Gagliardini l'ha dimostrata fin dal suo primo giorno da interista. Il trasferimento del gennaio scorso dall'Atalanta a Milano per circa 28 milioni di euro con un curriculum ancora breve, almeno in Serie A, ha generato una pressione che avrebbe potuto schiacciare chiunque. Soprattutto un giovane come lui, silenzioso e umile, ancora non affermato ai massimi livelli. E invece, fin dal suo esordio in maglia nerazzurra (il 14 gennaio contro il Chievo a San Siro), "Gaglia" ha messo in mostra il carattere di chi ha tutte le intenzioni di lasciare il segno all'Inter.

Purtroppo, però, la scorsa stagione si era chiusa con una netta involuzione. D'altronde, la squadra era visibilmente crollata tra critiche, dubbi, atteggiamenti inopportuni e un futuro tutto da scrivere. Anche la luce di Gagliardini si sta affievolendo, in attesa di una scintilla per ricominciare. Poi, l'arrivo di Luciano Spalletti. Che, pian piano, gli ha ridato il giusto spazio e le giuste possibilità. E Gagliardini è tornato praticamente ai livelli del suo primo periodo interista. Praticamente insostituibile, soprattutto nelle ultime uscite, quelle in cui l'Inter ha dato l'impressione di potersi davvero giocare qualcosa di importante fino alla fine della stagione. All'inizio del campionato il nuovo allenatore nerazzurro lo ha gestito e per lo più alternato a Vecino. Caratteristiche simili, si diceva.

Nelle ultime cinque giornate, in cui Spalletti ha confermato sempre la stessa formazione, complici anche gli infortuni di Brozovic e Joao Mario, Gagliardini si è ritagliato uno spazio importantissimo nel centrocampo interista. Proprio in coppia con Vecino, a coprire le spalle alla qualità di Borja Valero (spostato per l'occasione più avanti), agli strappi di Perisic, alle discese di Candreva e al killer instict di Mauro Icardi. Contro la maggior parte dei pareri, l'ex Atalanta e Vecino si sono integrati alla perfezione: il primo e gestire entrambe le fasi in mezzo al campo, il secondo ad alternare copertura e inserimenti da campione vero. Il tutto si è tradotto nel record di punti dell'Inter nell'era dei tre punti: 29 in 11 giornate. Entusiasmo ritrovato, pubblico, quello sì già da Scudetto (anche per il Torino previsti in 70 mila a San Siro) e sempre più certezze.

I numeri lo testimoniano: in 11 gare di Serie A, le presenze di Roberto Gagliardini sono 10, di cui 7 da titolare, per 586 minuti giocati. Insomma, Spalletti conta anche su di lui. Verso un sogno chiamato Scudetto...