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Inter ancora imbattuta, ma quanti rischi. Mister, Brozovic non la racconta più a nessuno

Nerazzurri ancora primi in classifica in attesa di Napoli-Fiorentina di domani

Daniele Vitiello

Aver mantenuto l'imbattibilità in campionato dopo ben sedici turni è sicuramente un motivo di grande soddisfazione per l'Inter, uscita indenne anche da quella che probabilmente è la più ostica trasferta di tutto il campionato. Precisato ciò, bisogna scavare all'interno di una prestazione che troppe smorfie ha portato sul volto di Luciano Spalletti questa sera contro la Juventus. A Torino difficile provare a fare qualcosa di diverso, rischioso cambiare registro rispetto a quello che finora aveva regalato una discreta dose di punti e certezze, ma nei meccanismi dell'Inter qualcosa si è inceppato e a risentirne è stata la fluidità di una manovra che ha portato la squadra nerazzurra a schiacciarsi in maniera troppo pericolosa dalle parti di Samir Handanovic in più di un frangente all'interno dei novanta minuti.

E' la serata in cui a steccare sono stati principalmente i big, quelli del reparto offensivo in primis, seguiti poi da quella serie di elementi che, per qualche limite caratteriale ormai arcinoto, non avevano in dote le armi per emergere e far fronte alle difficoltà che porta con sé un match che non può essere e non sarà mai come gli altri. Due le eccezioni, che almeno regalano qualche appiglio positivo nell'analisi dell'incontro, legate alle prestazioni di Miranda e Borja Valero, abili a tenere a galla i nerazzurri con le unghie e con i denti, ma soprattutto con tanta sapienza, quella che è mancata al resto dei compagni. Uno su tutti, Marcelo Brozovic, che - prendendo in prestito una espressione più volte ripetuta da Spalletti dal suo arrivo ad Appiano Gentile - non la racconta più a nessuno. I lampi del croato, per quanto intensi, non gli permetteranno mai di trascinare il resto della squadra nei momenti che contano davvero. E' la continuità che separa il buon giocatore dal campione, più della tecnica. Ci sarà ancora qualche chance per lui, ma la macchia di stasera difficilmente andrà via dalla mente del tecnico che prendendosi un rischio consistente ha deciso di lanciarlo dal primo minuto contro i più forti del campionato.

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