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Inter, centrocampo inadeguato e poco propositivo. A gennaio servono rinforzi…

Dal reparto di centrocampo solo un goal e 5 tiri in porta. Mancano densità, velocità, creatività

Francesco Parrone

Si dovrà lavorare tanto per raggiungere un posto in Champions League. Non sarà per nulla facile, secondo La Gazzetta dello Sport segnali molto brutti e molto chiari sono arrivati in questo scorcio di campionato: l’ Inter ha portato sì a casa 13 dei 15 punti in palio, ma in più di un’occasione è arrivata al traguardo grazie alle errori altrui, vedi le trasferte di Roma, Crotone e appunto Bologna. Ieri, in Pinetina, analisi video del Dall’Ara.

Per migliorare una rosa oggi incompleta nei numeri e nelle caratteristiche tecniche si dovrà attendere gennaio, quando l' Inter potrebbe avere le risorse economiche giuste. Le carenze generali della rosa sono ben note agli uomini mercato nerazzurri e a Spalletti. I problemi maggiori risiedono a centrocampo, reparto lento, poco propositivo e poco cattivo. E sembrano minimi i margini per inventarsi qualcosa di diverso dal punto di vista tattico considerate le caratteristiche dei vari Joao Mario, Vecino, Brozovic, Borja Valero e Gagliardini.

Manca uno che abbia nelle gambe strappi violenti di 30-40 metri e che veda la porta, il Nainggolan della situazione per legarci al credo spallettiano. Brozovic è quello con i numeri migliori per poterci provare alle spalle di Icardi, ma nella sua avventura nerazzurra il croato ha finora clamorosamente toppato dal punto di vista dell’affidabilità. Spalletti sta cercando di sopperire, ma i suoi centrocampisti fanno poca densità e soprattutto si muovono in maniera parecchio prevedibile, più di tutti Borja Valero, al momento regista piuttosto banale.

Altro particolare negativo non da poco: il reparto ha prodotto un solo gol (Vecino a Roma) e ha tirato complessivamente nello specchio della porta appena cinque volte (due Joao Mario, zero Gagliardini, una a testa gli altri).

(Fonte: Mirko Graziano, La Gazzetta dello Sport 21/09/17)