FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

copertina

Inter, così andrà a finire il caso Icardi. E basta con la retorica dei 60.000: la gente è stufa di…

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: dal caso Icardi all'ennesima stagione complicata per i colori nerazzurri

Alfio Musmarra

"È la resa dei conti: in tre giorni l’Inter si gioca tutto in un clima surreale. Perché la rosa è ai minimi termini  tra infortuni e liste europee, senza dimenticare il harakiri Icardi. In tutto questo contesto bisogna isolarsi, non ascoltare nulla, diventare impermeabili a tutto e cercare di fare un blocco unico, per far fronte ad una situazione tanto complicata quanto paradossale. Perché fino a qualche mese fa si parlava di fallimento europeo in Champions dopo l’eliminazione, mentre vista col senno di poi con che coraggio ci si poteva presentare nella massima competizione europea magari contro un avversario di rango con una rosa così ridotta? Perché poi bisogna fare i conti con la realtà, per quanto cruda essa sia.

"E basta continuare crogiolarci sui 60.000 che riempiono sempre lo stadio, perché con quelli non si vince nulla sul campo. Certo sono fondamentali ma sul terreno di gioco e nelle segrete stanze le responsabilità molto maggiori sono di altri. In un momento così duro e delicato si prenda esempio anche dal Milan, si proprio da loro per ricordarsi come hanno saputo superare un momento complicatissimo della stagione senza fronzoli, senza piagnistei ed isterismi perché questo è il momento dove bisogna tirare fuori l’orgoglio per non dire altro. Dove ricordarsi di essere uomini non sono quando bisogna andare a batter cassa o a lamentarsi per il contratto. Perché il tempo della ricreazione è terminato da tempo e se qualcuno non se ne fosse accorto la gente è stufa. È stufa di fallimenti, di stagioni che non hanno più nulla da dire già a Natale  se non la rincorsa ad un posto Champions da festeggiare come se fosse un trofeo da esporre in bacheca.  Perché ad un certo punto bisogna dire basta.

"IL CASO ICARDI - Nel periodo più delicato della stagione con mille defezioni Spalletti dovrà fare a meno anche di Icardi, che difficilmente rivedremo in campo da qui a fine stagione. Senza entrare nel merito della questione penso che abbia poco senso prendere le parti di uno o dell’altro. Perché in tutta questa tristissima vicenda chi ci perde è l’Inter. In una vicenda così esasperata è un esercizio di stile andare a indicarne l’unico colpevole perché un unico colpevole non c’è. Ognuno ha le proprie responsabilità ed il gioco dello scaricabarile lo abbiamo già visto fare troppe volte. Bisognerebbe semplicemente imparare dal passato, un passato fin  troppo recente dove ogni allenatore esonerato ha finito per espiare delle colpe che non lo riguardavano unicamente, finendo per essere immolato sull’altare come un agnello sacrificale per placare l’ira dei tifosi. Come andrà a finire? Che Spalletti pagherà la telenovela Icardi come unico colpevole,  quando in realtà le responsabilità andrebbero allargate. Perché in tutta questa pantomima, non sono così sicuro che Icardi parta con assoluta certezza in estate, perché il prossimo tecnico prima di privarsi di un attaccante come Mauro credo abbia altre priorità per migliorare un organico vagamente limitato. È evidente che l’argentino abbia distrutto la propria immagine agli occhi dei tifosi soprattutto da quando ha deciso di marcar visita, ma il calcio ci ha abituato ad umori ondivaghi.

"L’esempio di Brozovic può aiutare anche se con motivazioni infinitamente differenti, anche quello dei cugini con Donnarumma può essere uno spunto interessante. Purtroppo nel calcio moderno vale tutto e forse anche questo è un elemento che deve spingerci a riflettere sull’effettivo valore di questo sport i cui sentimenti valgono solo per chi riempie lo stadio sugli spalti.

tutte le notizie di