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Settore giovanile Inter e Nazionale: da Pinamonti a Zaniolo, ecco il lavoro dello scouting

La Gazzetta dello Sport analizza il settore giovanile dell'Inter, protagonista in questa settimana di Nazionali.

Simona Castellano

La Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna fa un'analisi del settore giovanile dell'Inter che in questa settimana si è messo in mostra grazie ai gol di alcuni giovani calciatori nerazzurri in Under 19 e Under 18 (clicca qui per approfondire).

"Il futuro dell’Inter è decisamente più azzurro che nero. Non lo dice la scala cromatica del calcio, ma il periodo florido del settore giovanile diretto da Roberto Samaden. La struttura, che molto presto avrà anche un nuovo centro sportivo, questa settimana ha partorito cinque gol tra le nazionali Under 19 e 18. Un sacco bello di gioventù interista visto che nelle due gare - contro Moldova e Russia - gli azzurrini hanno vinto rispettivamente 4-0 e 3-1. Piace il giovane nerazzurro. Piace e colpisce", scrive il quotidiano sportivo.

A giovarne, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, è anche Luciano Spalletti perché c'è chi tra loro si allena quotidianamente con la prima squadra.

"Sorride anche Luciano Spalletti che vede allenarsi quotidianamente ad Appiano Gentile il vice-Icardi più vicino come caratteristiche, Pinamonti, e Zaniolo, uno dei ragazzi portati a Riscone in estate per il ritiro pre-campionato. [...] Zaniolo sta «surfando» sulla grande occasione della vita. Dopo essere stato accantonato dalla Fiorentina e lasciato partire per Chiavari, i nerazzurri hanno capito che la sua crescita bruciante andava seguita. E così per adesso è il nuovo trequartista della Primavera di Stefano Vecchi. Intanto, però, studia da interno di centrocampo, da mezz’ala di qualità perché molto probabilmente sarà quella la porzione di campo dove potrà dare il meglio una volta atterrato nel mondo dei «grandi»", si legge nell'edizione odierna del quotidiano sportivo.

La Gazzetta dello Sport mette in evidenza anche le prestazioni di D'Amico e Corrado: "Il primo è arrivato l’estate scorsa a Milano dal Palermo in prestito con diritto di riscatto. Una formula che cela la volontà dell’Inter di voler inquadrare meglio tatticamente un giocatore dalle qualità tecniche interessanti. Corrado invece è a tutti gli effetti un giocatore di proprietà nerazzurra e al Prato il suo sviluppo è coinciso con l’arretramento da ala sinistra a terzino".

Si tratta, in pratica, di tanti giocatori di talento. Il merito? Dello scouting nerazzurro. "La coincidenza di questi quattro marcatori (non scordiamo gli altri interisti presenti come Bettella, Gavioli, Schirò e Merola) vuole che siano il frutto di quattro modi diversi di fare scout in casa Inter. Pinamonti è entrato nell’orbita nerazzurra fin da bambino e si è pian piano avvicinato a Milano man mano che i regolamenti lo permettevano con l’età. Zaniolo è stato valutato e scelto direttamente in prospettiva prima squadra con il d.s. Piero Ausilio (anticipando la Juventus). D’Amico è stato visionato diverse volte dagli scout a Palermo e si è iniziato un percorso di definizione tattica a Milano. Corrado è invece il prodotto di un lavoro sinergico tra Prato e Inter con osservatori sul luogo. Giovani interisti crescono e vincono. Con le nazionali e con il club. Perché bisogna difendere i 3 campionati vinti lo scorso anno. E non solo", conclude La Gazzetta dello Sport.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)