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Spalletti: “Dovevamo vincere e dare un segnale. Marotta? Io difendo l’Inter. Icardi…”

L'allenatore nerazzurro ha commentato la partita del Meazza a Sky Sport

Marco Macca

La sua Inter è ancora convalescente. D'altronde, difficile eliminare in pochi giorni le scorie dell'eliminazione dalla Champions League. Ma, nonostante la sofferenza, è riuscita a portare a casa una vittoria e tre punti fondamentali per ripartire subito e mandare un messaggio a tutti i tifosi nerazzurri. Luciano Spalletti, nonostante qualche ombra, può essere soddisfatto per il risultato di San Siro. A Sky Sport, il tecnico ha detto:

"Icardi? Completa il lavoro del centravanti perfetto così, perché va a giocare dietro alle spalle della difesa e costringe gli avversari a scomporsi. Nelle ultime due partite lo ha fatto in maniera perfetta. Non avevo paura di non sbloccare la partita: quando non si riesce a segnare in un momento difficile, si rischia di diventare scolastici, ma oggi abbiamo giocato con pazienza, anche se dovevamo avere un po' di impeto e ferocia. Siamo stati comunque bene in campo, al di là dell'inizio del secondo tempo. Tentando di vincere ci siamo un po' sbilanciati, ma c'era da mandare un segnale che si doveva portare a casa assolutamente questa partita. Abbiamo subito qualche tiro di troppo, ma potevamo vincere questa partita anche prima. A volte perdiamo palloni banali che potevamo gestire diversamente, abbiamo dato modo ai nostri tifosi di tenere il fiato sospeso. Per essere una grande squadra serve quella cattiveria che ti rende vincente".

MAROTTA - "Alle mie parole è stato dato un senso diverso, io voglio difendere sempre l'Inter. E' la prima scelta che devo fare, e lo devono fare anche i tifosi. Poi ognuno dà alle cose un taglio diverso, ma è questa la scelta di base".

JOAO MARIO - "Giusto sottolineare la sua prestazione, è in crescita. Le sue caratteristiche alternano delle qualità importante a delle crisi di posizione. Non riesce a cambiare l'atteggiamento su un pallone, a volte servono cose più essenziali e pulite. Lui, invece, ci mette sempre la stessa qualità, non riesce a essere nervoso a volte. Ma menomale che abbiamo giocatori come lui".

CUCCHIAIO DI ICARDI - "Ha visto il movimento in anticipo del portiere e ha capito che c'era tutto lo spazio per fare quello che ha fatto, era sicuro al 100%".

(Fonte: Sky Sport)

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