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Spalletti striglia la squadra per 40 minuti: “Perché siete spariti?” L’Inter si chiede…

4 i capi d'accusa analizzati nell'allenamento il giorno dopo Torino

Redazione1908

Scudetto e anti-Juve sono due termini che l'Inter ha bisogno di allontanare con estrema fretta dall'ambiente. Non fanno bene al momento nerazzurro, che in questa partenza più complicata del previsto, cerca ossigeno per respirare. Questi due termini incarnano le pressioni delle quali ora l'Inter non ha assolutamente bisogno. La sconfitta contro il Sassuolo e il pareggio contro il Torino hanno costretto Spalletti e la squadra ad una riflessione.

Il giorno dopo Torino la delusione era tangibile in casa Inter e Luciano Spalletti, che aveva annullato il giorno di riposo in favore di una giornata di allenamento, ha chiamato a raccolta i suoi. Racconta la Gazzetta dello Sport: "L’allenamento si è trasformato in una seduta psicologica, con Spalletti che ha parlato per 40 minuti, ben oltre la media di una normale chiacchierata del giorno successivo a un match. Il tecnico non ha analizzato al video gli errori: lo farà nei prossimi giorni, magari già da oggi. Però ha usato il tempo per evidenziare con forza la differenza di rendimento tra primo e secondo tempo, chiedendone conto alla squadra. Se siete capaci di giocare come nei primi 45 minuti, allora ditemi il motivo per cui nei secondi l’Inter è sparita dal campo: questo il senso del discorso".

I 4 capi d'accusa - "Mancanza di fame agonistica, assenza di personalità nei protagonisti, scarsa gestione del match e incapacità di reazione al primo episodio negativo, come già successo a Reggio Emilia: questi i quattro capi d’accusa su cui si interroga l’Inter. La bacchetta magica non c’è, neppure una risposta univoca. Spalletti ha parlato e ha trovato davanti a sé un gruppo di giocatori evidentemente giù di morale. Ecco perché, dopo la ramanzina, ha deciso di non affondare il colpo. E lucidamente ha messo in evidenza anche le cose buone fatte vedere nel primo tempo". A differenza di quanto era avvenuto dopo la sconfitta contro il Sassuolo, Ausilio e Gardini (presenti) non sono intervenuti nel discorso del tecnico. La palla ora passa letteralmente ai giocatori. L'occasione è dietro la porta. Sabato, contro il Bologna, quei 45 minuti buttati via dovranno avere tutt'altro sapore. Lo sa Spalletti, lo sa senza ombra di dubbio anche la squadra.

(Gazzetta dello Sport)

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