editoriale

BENTORNATO CAMPIONATO!

Il calcio giocato ha il potere di schiacciare qualsiasi polemica (e contemporaneamente di crearne di nuove). Dimenticate le nazionali, che a qualcuno stavano iniziando a creare un vero e proprio stato di astinenza, ieri si è finalmente tornati a...

Sabine Bertagna

Il calcio giocato ha il potere di schiacciare qualsiasi polemica (e contemporaneamente di crearne di nuove). Dimenticate le nazionali, che a qualcuno stavano iniziando a creare un vero e proprio stato di astinenza, ieri si è finalmente tornati a giocare. Due gli anticipi: Bologna-Inter e Fiorentina-Parma. Entrambe le partite non erano da sottovalutare. I nerazzurri dovevano tornare a suonare la loro musica preferita in campionato, per mantenere le distanze con il resto del mondo e tra Fiorentina e Parma andava in scena un vero e proprio spareggio in ottica Champions. L’Inter, senza il preziosissimo Sneijder, ha giocato un buon calcio e per il Bologna non c’è stato un solo vero momento in cui si fosse riaperta la partita. E’ finita 3-1, ma i gol mancati (che tali rimangono) potevano far ambire la squadra di Mourinho ad una goleada esagerata; al portoghese bastava una rete per toccare il tetto dei 100, ma i nerazzurri si sono sbizzarriti e hanno mandato in porta nell'ordine un imprescindibile Milito, Balotelli il giustiziere e infine quello che non rimane di certo a guardare, Esteban Cambiasso. Note stonate ce ne sono state. Balotelli è tornato ad essere antipatico e il pubblico di Bologna lo ha fischiato prima, durante e dopo la partita. Il silenzio è sceso solo quando Supermario, dopo essersi mangiato un gol, ha punito la porta dei rossoblu con la giusta dose di cattiveria. In fondo se Mario milanista raccoglieva consensi da tutti, quello nerazzurro dei consensi se ne frega. Segna e rimarca la sua superiorità in campo. Ma c’è spazio per maturare anche in quello. A partita quasi conclusa Maicon non le manda a dire al guardalinee, beccandosi un rosso diretto, sinceramente evitabile. In attesa di scoprire se salterà il derby d’Italia ci auguriamo che il suo rosso segni una svolta per tutti. E che anche gli "intoccabili" come Totti e Gattuso vengano puniti con la stessa solerzia e prontezza. Se nella parte alta della classifica c’è, per il momento, posto per una sola capolista, i movimenti nelle immediate vicinanze regalano sorprese e intensità ad un campionato diverso dagli ultimi visti. Il Parma di Guidolin batte i viola in casa e si conferma terza forza del campionato, scavalcando (per ora) di un punto il Milan e mettendo pressione ai bianconeri. Il campionato è vivo e c’è posto per tutti. Anche se il nemico da sconfiggere, che condanna tutti a vincere sempre, è uno solo. Amala, pazza Inter, amala…