editoriale

MOU CONTRO TUTTI

Caro Josè,aprire una rubrica dedicata esclusivamente alla tua persona e alle tue dichiarazioni è quasi un atto inevitabile. Prima di tutto in quanto tecnico dei nerazzurri rientri nella sfera di competenza del nostro sito. In secondo luogo, che...

Sabine Bertagna

Caro Josè,aprire una rubrica dedicata esclusivamente alla tua persona e alle tue dichiarazioni è quasi un atto inevitabile. Prima di tutto in quanto tecnico dei nerazzurri rientri nella sfera di competenza del nostro sito. In secondo luogo, che ti piaccia o meno, tutto ciò che dichiari è oggetto di accesi dibattiti, che si protendono dalla carta stampata verso le trasmissioni televisive, senza risparmiare emittenti radiofoniche e siti web. Volente o nolente, da quando sei sbarcato nel campionato italiano i fari dell’attenzione non hanno mai smesso di puntarti. E questo, ne siamo consapevoli, può essere fonte di enorme stress. Sbottare in conferenza stampa, anche se si è appena perso una partita, non rientra nel tuo stile. E Del Neri, orgoglioso di averti battuto con la Samp come con l’Atalanta, non meritava una rispostaccia così rabbiosamente istintiva. Più che del suo esonero al Porto avremmo chiesto a Gigi come mai tutte le sue squadre giocano alla morte contro l’Inter (atteggiamento sacrosanto in un campionato di natura agonistica e competitiva), per poi soccombere regolarmente e malamente con la Juve, per esempio. Si tratterà ovviamente di una coincidenza, ma la curiosità in proposito rimane. Purtroppo, caro Josè, i fari dell’opinione pubblica e mediatica non smetteranno di perseguitarti perché tu li hai abituati ad un tipo di comunicazione rara in Italia: quella diretta. Hai diviso il paese in due: chi ti adora e chi proprio non ti digerisce. La posizione delicata nella quale ti trovi non ti permette però di astenerti categoricamente dal rispondere a domande di natura tecnico-tattica. In fondo, della panchina dei nerazzurri sei tu a disporre e anche se non ti devi giustificare con nessuno, spiegare perché Balotelli, il più veloce e pericoloso sabato sera contro la Samp, andava per forza sostituito è forse un atto dovuto: Moratti, un mago nell’arte della diplomazia, te lo ha anche suggerito con alcune dichiarazioni. Le domande purtroppo non si scelgono, in quanto alle risposte, ci hai insegnato che attaccare con classe è l’unico modo per uscirne con eleganza. E’ diventata consuetudine che qualsiasi tecnico, da Zaccheroni a Zeman, esprima un’opinione in merito alla tua filosofia calcistica. Questo è il prezzo da pagare per il fatto di essere un personaggio, per giunta allenatore dell’Inter. Una squadra storicamente poco coccolata dalla stampa. A questo punto Josè, non resta che lasciare spazio al campo, che ha il potere di convincere più di mille discorsi: l’Europa ci aspetta…