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FINALMENTE PANDEV: “VOGLIO L’INTER CON TUTTE LE MIE FORZE. CON ME ATTACCO ATOMICO. FACCIO GOL ANCHE IN MEZZ’ORA”

Finalmente Goran Pandev. Dopo giorni di “ma, vediamo, non mi sbilancio” e fantomatiche squadre pronte a soffiare il macedone all’Inter, ecco la dichiarazione d’amore che i tifosi nerazzurri stavano aspettando. «Vuol farmi...

Daniele Mari

Finalmente Goran Pandev. Dopo giorni di "ma, vediamo, non mi sbilancio" e fantomatiche squadre pronte a soffiare il macedone all'Inter, ecco la dichiarazione d'amore che i tifosi nerazzurri stavano aspettando.

«Vuol farmi dire che voglio l’Inter? D’accordo: voglio l’Inter,la voglio con tutte le mie forze. Va bene?", ha detto Goran alla Gazzetta.

"Perchè? Ci sarebbero molte valide ragioni, la principale è che hanno tentato di acquistarmi fino a tre giorni dalla chiusura del mercato di agosto. Branca ha offerto molti soldi, malgrado fossi a 10 mesi dalla scadenza del contratto. E poi non dimentico una frase di Mourinho dell’inverno scorso. Disse che uno come me non andava mai venduto».

Rivincite per il ritorno all'Inter?

«Tutt'altro. L’Inter ha significato l’inizio della mia carriera, tutto è cominciato grazie all’Inter e chissà dove sarei ora senza la società di Moratti. Era il 2001, avevo diciotto anni, me ne andavo di casa per la prima volta. Entrai a Interello che mi sembrava di toccare il cielo con un dito. E poi le partitelle del giovedì ad Appiano con Ronaldo, Vieri, Zanetti e la domenica in tribuna a San Siro con un sogno allora troppo enorme da confessare».

Nel futuro la concorrenza con Milito, Eto'o e Balotelli. Ma Pandev non si spaventa di certo.

«Metterò in crisi Mou. L'Inter ha già un attacco atomico, spero sia ancora più temibile col mio apporto. Credo di poter giocare in più ruoli in avanti. Ci saranno tantissime partite e quindi spazio per tutti. So di entrare in un gruppo forte: la scommessa è di essere decisivo, far gol, anche in mezz’ora».

Resta solo una cosa da fare: apporre la fatidica firma.

"Torno a Roma dopo Capodanno, vediamo cosa accadrà nei giorni successivi. Tra un anno sarò cittadino italiano e non vedo l’ora che mio figlio nasca e cresca in Italia».