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Gasperini: “Vendetta strana con l’Inter. De Boer ha problemi nella fase difensiva…”

Il tecnico all'Atalanta ha parlato dopo la vittoria contro i nerazzurri che ha sempre battuto dopo averli allenati

Andrea Della Sala

L'Inter ieri ha perso contro l'Atalanta di Gasperini. Il tecnico degli orobici è intervenuto a Radio 1 Rai per parlare del momento della sua squadra ma anche della formazione di de Boer:

All'Atalanta lavora con tanti giovani

"Nuova generazione di giocatori, qua ci auguriamo tutti che possa tornare a essere quella società che ha lanciato tanti giovani in Nazionale". 

Fatturato in campo. Quanto conta? Conta anche un bravo tecnico?

"Contano di più i bravi giocatori. I soldi aiutano, per fortuna si può usare un po' di ingegno. Qua a Bergamo ci sono le condizioni migliori per fare calcio".

Si lavora tranquillamente?

"Solo un mese qua era un altro ambiente. Stesse tensione che nelle grandi squadre, per gli allenatori contano molto i risultati". 

Primo tempo avetemesso in difficoltà l'Inter. Ricorre nel suo destino, dopo esonero l'ha sempre battuta.

"E' una vendetta strana, prima era l'unica squadra che non ero riuscita a battere. Ora l'ho battuta 4 volte. Qualche vendetta nel calcio la si riprende. Non si può parlare di rimorsi, ma c'è questo dato. Per noi era molto importante confermarci dopo la vittoria col Napoli". 

Difficile l'ambiente interista?

"Soprattutto nella fase iniziale. Deve lottare per grandi livelli, ora fa fatica e prova con nuovi investimenti e nuovi giocatori e si fa fatica a trovare il filo della squadra". 

Cosa avevi individuato nell'Inter che non andava?

"Nelle partite precedenti Handanovic era stato protagonista e forse in quella fase aveva problemi, poi ha giocatori che hanno colpi incredibili come Eder ieri. Diventa determinante riuscire a metterli in difficoltà perché nella fase difensiva non hanno stessa efficacia che in quella offensiva. Era importante andare con più uomini in attacco. I miei giocatori sono stati davvero bravi".

Ha avuto paura dell'esonero? Cosa è successo?

"Sì ero molto vicino, c'era situazione ambientale molto critica. Senza risultati tutto il resto non passa. Poi c'è stata una crescita di gioco e personalità e di fiducia accompagnata dai risultati. Anche io avevo bisogno di un po' di rodaggio". 

Scambio Mourinho-Conte a fine partita?

"Non ho avuto modo di vede Conte e Mourinho. E' vero che quando si perde bisogna sapere perdere, non so cosa sia successo nello specifico". 

Ci ha confessato di aver passato brutti momenti. De Boer rischia l'esonero, quanto è giusto?

"Bisogna capire se allenatore può migliorare la squadra. Aspetto tattico è fondamentale, ma importante anche come gestito gruppo, rapporto con squadra, società, ci sono figure dietro allenatore che hanno anche loro grandissime responsabilità"

Come ha visto l'Inter in campo?

"Non ha fatto una buona partita ieri, spero per merito nostro. Non può soddisfare aspettative dei suoi tifosi. Ha dei giocatori di qualità, probabilmente anche il cambio tecnico influisce. Campionato in difficoltà quello dell'Inter, ma è equilibrato". 

Difesa a tre suo marchio. All'Inter idea non passava, non c'è controsenso?

"Serve pazienza, soprattutto all'inizio con un allenatore nuovo che si deve creare una certa credibilità. In una prima fase serve anche un po' di fortuna. Serve fortuna o alle spalle società che crede fortemente nell'allenatore, come me a Bergamo".

Petagna sta facendo benissimo con te

"Era un giocatore di valore che si era un po' perso. Succede coi giocatori giovani, il passaggio ai professionisti è difficile. Uno dei motivi più grandi è che si dà poco spazio. C'è ora una sorta di inversione di tendenza. In lui ho cercato di tirare fuori il meglio di quello che già aveva".

Kessié grande rivoluzione, che futuro può avere?

"Faccio fatica a paragonarlo a qualcuno. A livello fisico ha grandi doti, può essere un Gattuso o un Bagni nel Napoli. Giocatore di sostanza ma ha anche la forza di arrivare al gol. Era già all'Atalanta poi è andato in prestito al Cesena. Inizialmente era difensore centrale".

Battere l'Inter ora non è così difficile

"Inter magari in questo momento non è la squadra più forte di sicuro, ma è sempre una grande squadra ma ci hanno detto così anche col Napoli".

Che campionato è?

"Campionato con grande equilibrio. Milan è piacevole, gioca con coraggio, non credo possa vincere il campionato ma ha una buona identità, ha tanti giovani italiani. Juve è la più forte, ma non è nella migliore condizione ora. E' superiore ma pensiero Champions può distrarre".

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