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Inter-Milan, lo stadio sarà top con fatturati record. Ma San Siro potrebbe essere demolito

Sono giorni importanti per il futuro stadio di Inter e Milan

Marco Macca

Giorni importanti, forse decisivi. Inter e Milan stanno lavorando in queste ore per terminare la fase di studio del progetto (da presentare poi al Comune di Milano) per la realizzazione del nuovo stadio, da costruire entro il 2023 (anche se il Milan vorrebbe riuscirci anche entro il 2022). Sarà un impianto al livello dei migliori del mondo, con tutti i confort che il calcio di oggi richiede. Ma c'è una nota che stonerà agli occhi dei più nostalgici: per fare spazio al nuovo stadio, San Siro potrebbe davvero essere demolito. Scrive la Gazzetta dello Sport:

SAN SIRO - "... Chi non vive ore serene è il mitico stadio Meazza: rischia di finire come Wembley, ovvero di essere abbattuto per far posto a un nuovo tempio del calcio eretto nella stessa zona, con buona pace dei nostalgici. Se così sarà davvero lo sapremo nei prossimi mesi, forse settimane, perché non c’è tempo da perdere: i lavori, nelle intenzioni dei due club, devono essere completati entro quattro anni (il Milan inizialmente aveva ipotizzato di farcela entro il 2022). Il palleggio tra Comune e club è stato lungo: a inizio anno Inter e Milan avevano chiesto garanzie sullo sfruttamento commerciale dell’Area San Siro e maggiori volumetrie edificabili, ottenendo una risposta positiva la scorsa settimana, ma solo sul primo punto. Le due società (...) contano di chiudere i tavoli tecnici entro fine mese. Il modello di riferimento prevede una capienza intorno ai 60mila posti, con servizi all’avanguardia che avvicinino il concetto di tifoso a quello di cliente, come all’estero. Nell’ottica di portare a sei cifre il fatturato relativo allo stadio, è possibile la cessione del nome a uno sponsor, come ha fatto la Juventus con Allianz".

MEGLIO UNO STADIO TUTTO NUOVO? - "E la storia? La tradizione? Il Comune non metterà il veto su un nuovo stadio. Ma con l’eventuale demolizione del Meazza (a carico dei club) non dovrà perderci soldi, puntando poi ad incassarne con la cessione del diritto di superficie per 99 anni. Come filtra dall’ambiente rossonero, la demolizione sarebbe oggi lo scenario più probabile, sebbene non ci sia una decisione definitiva, che prevede l’accordo con l’Inter. Per il Milan ha poco senso investire 2-300 milioni in una ristrutturazione che non porterebbe lo stadio a diventare un asset del club, che la proprietà Elliott intende valorizzare al massimo prima di rivenderlo. Meglio investirne 600 e dividere con l’Inter, per creare un vero valore aggiunto".

(Fonte: la Gazzetta dello Sport)

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