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L’Inter si gode il nuovo Perisic. Il posto di leader è vacante, Ivan prova a prenderselo

L'esterno dell'Inter sta bene e vuole prendersi il tempo perduto finora

Andrea Della Sala

Nelle ultime settimane l'Inter può contare su un giocatore in più: Ivan Perisic. L'esterno croato, dopo la chiusura del mercato, ha svoltato e cambiato marcia e ora è una delle armi in più su cui può contare Spalletti.

"Sugli spalti del Meazza, specie fra chi non gli ha perdonato la richiesta di gennaio di essere ceduto (dopo quella dell’estate 2017) si sottolinea come Ivan sia tornato voglioso e determinante con l’eclissarsi (temporaneo?) della stella Maurito. Possibile, anche se la rincorsa era partita già da Parma, con qualche segnale addirittura nel k.o. casalingo col Bologna. Possiamo essere di fronte alla fase crescente di Ivan, con buone possibilità che duri fino a fine stagione. Nella gestione Spalletti, è andata così: primi sei mesi del 2017-18 da fenomeno, con gol e assist a ripetizione; seconda parte della stagione decisamente rivedibile, con cifre e impatto in calo; risalita verticale al Mondiale, giocato da superstar, e onda lunga arrivata alle prime giornate di questo campionato; poi un calo sempre meno mascherato e mascherabile. Fino alla nuova inversione di tendenza", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"E se per Nainggolan il ritorno in modalità «ninja» segue un cambio radicale di forma fisica, il fattore atletico sembra meno determinante per il croato. Più evidenti, in tutte le fasi «lunari», è l’atteggiamento, il morale, la convinzione: perché Perisic non è uomo incline a diplomazia o mezze misure. E se nelle giornate nere non cela il malcontento, se dopo il gol col Chievo prevale la rabbia sulla gioia, i festeggiamenti dopo la rete di D’Ambrosio alla Sampdoria sono stati espressivi. L’assist per l’1-0 è valso una corsa con abbraccio volante al marcatore che avrebbe messo k.o. un fisico meno strutturato di quello del terzino. La sua prestazione, chiaro, si giudica da altro, ma certe battaglie per un fallo laterale o il tentativo di rassicurare e calmare Spalletti nel finale dello stesso match raccontano di un Perisic non solo tornato «a bomba» all’interno del progetto, ma pronto a vestire i panni del leader. Il ruolo, in effetti, al momento è vacante", spiega la rosea.

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