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Napoli-Inter è anche Mertens contro Icardi: l’argentino non vuole fermarsi, Dries…

Il Corriere dello Sport si focalizza sul confronto tra i due bomber

Marco Astori

Inevitabile pensare a Mauro Icardi e Dries Mertens poche ore prima a Napoli-Inter: il primo a 9 gol, il secondo a 7, stanno prendendo per mano le due compagini e vorranno risolvere la sfida di stasera a suon di reti, permettendo alla propria squadra di mantenere il primato in classifica - nel caso del Napoli -, o di ottenerlo - guardando all'Inter. Il Corriere dello Sport fa dunque un focus sui due bomber, esaltandone le qualità e le caratteristiche. Eccolo nel dettaglio.

CONFRONTO - I numeri aiutano a descrivere bene il momento: come gol, grazie a una percentuale realizzativa impressionante, è avanti Icardi (9-7). Il capitano nerazzurro è andato al tiro 23 volte e in 17 occasioni (ovvero nell’85% dei casi) ha inquadrato lo specchio della porta. Come se avesse un radar nella testa e un mirino nel piede. Anche Mertens è a quota 17 tiri nello specchio, ma ha avuto bisogno di 32 conclusioni totali. Il belga tocca più palloni in area dell’argentino (48-15), è più coinvolto nella manovra e ha finora creato più occasioni per i compagni (12-7).

MERTENS - Dries è arrivato dove è adesso, al centro del progetto di Sarri, a 29 anni, quando il destino ha deciso per lui (e anche per Milik). Un anno, un centravanti: tutto comincia (statisticamente) il 15 ottobre del 2016, nell’ultimo spicchio di Napoli-Roma, in un test che serve - pur nella sconfitta - per concedere a Sarri ulteriori certezze: Milik è già nella fase post-operatoria e Gabbiadini non riesce a calarsi in un ruolo che pure gli appartiene. Quando la disperazione irrompe al San Paolo, la folgorazione estiva riappare nelle forme di un falso nueve che farà in fretta a dimostrarsi un centravanti di razza (dopo quel 15 ottobre 26 reti in 27 partite di campionato nel 2016-17; 77 centri fin qui con il Napoli). A Manchester ha sbagliato un rigore e stasera avrà una voglia speciale addosso.

ICARDI -  Maurito invece nel derby il rigore lo ha segnato ed è stato, in pieno recupero, un penalty da 3 punti. Al San Paolo, lo stadio del suo “nemico” Maradona, ha già lasciato il segno una volta, nel 2014-15 (finì 2-2). Poco per uno che è a quota 87 reti in 154 gare con l’Inter, 90 complessive in A considerata l’esperienza alla Samp. Galvanizzato dalla tripletta nel derby, Icardi non vuole fermarsi.