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No Radja no party. Nainggolan è il simbolo di Spalletti e senza di lui l’Inter crolla

Con il Ninja in campo, l'Inter ha perso solo una volta. Senza di lui fa fatica a vincere

Andrea Della Sala

Spalletti sta cercando di utilizzare tutta la rosa e di ruotare i giocatori in modo da presentare in campo sempre una squadra in condizione. Ci sono però dei giocatori che hanno un peso all'interno di una squadra e che sono quasi fondamentali per l'Inter. Uno di questi è sicuramente Radja Nainggolan. Senza il Ninja l'Inter ha trovato una nuova svolta tattica con il 4-3-3 che ha valorizzato Vecino, Gagliardini e Joao Mario, ma è anche vero che senza Nainggolan si fa molta più fatica a vincere le partite. "Tra campionato e Champions l’Inter ha disputato 16 partite, undici con Radja in campo e cinque senza. E il confronto non regge. Nelle undici sfide col belga, l’Inter vanta l’82 per cento di vittorie, diviso in nove successi, un pareggio e una sconfitta (in casa con il Parma alla terza giornata di Serie A); mentre senza il belga le sconfitte sono tre (Sassuolo, Barcellona e Atalanta, tutte partite perse tra l’altro in trasferta), a fronte di una sola vittoria, nella trasferta dell’Olimpico contro la Lazio, proprio nel giorno del passaggio al 4-3-3", riporta La Gazzetta dello Sport.

"Il Ninja infatti è unico per caratteristiche, e non solo nella rosa nerazzurra. Lui è il vero simbolo del pensiero spallettiano, quel mix di corsa e tecnica, muscoli e piedi educati. Un «assaltatore» di avversari quando c’è da recuperare palla o di spazi in profondità quando c’è da attaccare la porta. Insomma, un tuttocampista in grado di garantire equilibrio e qualità. Col belga la media-gol realizzati dai nerazzurri è di 1,9 a partita, contro l’1,2 senza; mentre per quanto riguarda i gol subiti si passa dallo 0,5 a gara con Radja all’1,8 quando lui non c’è. E con Nainggolan vola anche la media punti: 2,5 a partita, più del triplo di quando l’Inter è costretta a fare a meno del belga (0,8). Ora Radja sta sfruttando la pausa per tornare al top in vista di Tottenham, Roma e Juve, tre trasferte decisive per le ambizioni future. Il concetto è chiarissimo: l’Inter Ninja non può fare a meno del suo giocatore simbolo", sottolinea il quotidiano.

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