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Pioli: “All’Inter ho trovato le condizioni per lavorare. Candreva e Icardi…”

L'allenatore dell'Inter ha parlato dopo il derby con il Milan ai microfoni di SkySport

Eva A. Provenzano

L'allenatore dell'Inter, dopo il pareggio con il Milan nel derby, ha parlato anche ai microfoni di SkySport. Vi riportiamo le sue parole: "Ciao a tutti e buonasera. Abbiamo commesso degli errori, ma sono contento dello spirito, abbiamo recuperato il risultato due volte, ho visto cose positive, ma anche cose negative. Abbiamo valori tecnici morali e professionali molto importanti. Sono orgoglioso del lavoro dei ragazzi. Mi aspettavo questo spirito: serve cattiveria e attenzione perché abbiamo segnato poco per quanto abbiamo creato e subito troppo rispetto alle occasioni date agli avversari".

-Come hai ricostruito il rapporto con Candreva?

E' cambiato l'ambiente e lui è un professionista: l'ho trovato disponibile e volenteroso come tutti gli altri. Lavoriamo tutti insieme per portare l'Inter in alto. Stagione scorsa è passata: sono qui al momento giusto della mia carriera, abbiamo la società a disposizione e abbiamo le possibilità per fare bene. 

-Champions League pensiero fisso? 

L'Inter non può finire in questa posizione di campionato. Serve lavorare una partita alla volta. Dobbiamo avere una mentalità che ci permetta di giocare per vincere.

-Cose negative: pochi palloni per Icardi, il centrocampo che non copriva in difesa...

L'analisi sugli errori è corretta: abbiamo cercato di aggredire l'avversario in alcune occasioni ma non in tutte, non era facile coprire gli spazi. Kondogbia e Joao Mario devono essere più pronti a coprire dove ci sono gli avversari. Dobbiamo crescere e serve più determinazione. Abbiamo creato situazioni favorevoli, ma serviva un pizzico di determinazione in più e non saremmo andati sotto due volte. 

-Icardi, come si può lavorare per farlo lavorare guardando la porta? 

Sicuramente ci possiamo avvicinare con più giocatori a lui e avere giocatori tra le linee ci permette di servirlo. dobbiamo fare possesso palla e guardare avanti verticalizzando, possiamo aiutarlo servendolo più in profondità e serve quindi una manovra più veloce per aggirare gli avversari.

-Centrocampo, hai messo tre giocatori che fanno gioco e che non riuscivano a rientrare. E' stata una scelta non avere compattezza? 

Volevo questo tipo di caratteristiche. Kondogbia l'ho visto bene in settimana perché fisicamente poteva mettere in difficoltà Kucka. Joao Mario può giocare in diverse posizioni perché si muove molto. Gli errori non sono dovuti alle caratteristiche dei centrocampisti: la voglia di vincere ci ha fatto perdere velocità. 

-Chi ti ha telefonato per dirti vieni all'Inter? 

Conta che io sia qui, non credo che sia importante. Il mio numero lo hanno tutti, ma mi ha chiamato il direttore (Ausilio.ndr), ci mancherebbe altro. Io non vengo qui a vendere fumo. Ho trovato condizioni ideale per il gruppo, per le strutture e per la società, tutti quelli che mi stanno vicino e posso riferirmi a italiani e cinesi. Abbiamo tutto per lavorare e abbiamo il supporto necessario per lavorare bene. 

(Fonte: Skysport)