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Pioli: “Se hai personalità non vai sotto di 2 gol dopo 5 minuti. Kondo? Non lo metterei se…”

La prima sconfitta in campionato della gestione Pioli è una batosta, decisamente plateale, tremendamente reale. Tanti i problemi di un’Inter incapace di difendersi, reagire e credere di poter cambiare la propria stagione. Il 3-0 mina ogni...

Dario Di Noi

La prima sconfitta in campionato della gestione Pioli è una batosta, decisamente plateale, tremendamente reale. Tanti i problemi di un'Inter incapace di difendersi, reagire e credere di poter cambiare la propria stagione. Il 3-0 mina ogni cosa, e l'umore di Pioli non può essere dei migliori.

Ecco le parole che il mister ha concesso a Sky: "Qual è il problema? Capire e leggere le partite di sicuro. Questa sera inevitabilmente il nostro problema è stato l’approccio alla gara, cosa che non era mai successa nelle partite in cui ci sono stato io. Andare sotto di due gol così ingenuamente… Nel primo gol penso ci sia un fuorigioco di Callejon. Dopo i primi minuti la partita si è complicata, davanti ad una squadra che nel possesso palla e nelle ripartenze sa dare il meglio. Siamo andati in difficoltà, ma abbiamo avuto le chance per riprenderla nel primo tempo e poi nel secondo con il tiro di Perisic. Peccato aver fallito occasioni che in altre occasioni abbiamo sfruttato al meglio. Se credo ancora nei nostri obiettivi? Io sono convinto che l’Inter debba pensare a vincere il più possibile. Oggi c’è stato un evidente passo indietro, nelle altre partite siamo stati più squadra, mentre oggi siamo andati in difficoltà. Abbiamo ancora la possibilità di riprendere certe posizioni, ma in questo momento dobbiamo pensare a lavorare tanto e bene. Problemi di personalità? Vero, una squadra di personalità non va sotto di due gol dopo 5 minuti. Ci aspettavamo una partenza forte del Napoli, l’avevamo preparata, dovevamo esserne preparati. Dopo è diventata difficile, anche se la gara non era chiusa e ci abbiamo provato. Però molto si è deciso in quei 5 minuti. Gli equilibri sono sottili e proprio per questo bisogna leggere bene le partite. Per segnarci gli avversari dovrebbero fare cose eccezionali, mentre lo fanno con grandissima facilità. Al di là del fuorigioco, sul primo gol si poteva coprire meglio su Zielinski. Manca attenzione, determinazione e anche personalità. Rassegnazione? Non penso ci sia stata rassegnazione. Abbiamo provato a reagire, Icardi ha avuto occasioni, Perisic ha tirato fuori di nulla. Non c’è stata rassegnazione, ma per una squadra che vuole trovare fiducia e autostima, andare sotto dopo 5 minuti di due gol è durissima. Ma è li che serve uno sforzo, in tutti e tre i gol ci sono errori individuali e di reparto che una squadra con i nostri valori deve assolutamente sviluppare meglio. Di sicuro le nostre caratteristiche sono queste, tocca a me sfruttarle al meglio. Il potenziale c’è, bisogna fare di più. Sulla sponda di Callejon ci sono due dei nostri e invece arriva il loro. Dobbiamo volere il massimo, non ci siamo riusciti nei primi minuti e lo abbiamo pagato a caro prezzo. Non abbiamo tempo da perdere, deve essere da lezione. Kondogbia? Secondo me è adatto a giocare a due più che a tre, la posizione è giusta. E’ giovane ma non più giovane, ha 23-24 anni. Durante la settimana mi dà buoni segnali, altrimenti non lo schiererei titolare".

(Sky)