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Skriniar ha conquistato San Siro: ad attenderlo c’è ora il test Higuain

Il difensore slovacco si è imposto come uno dei migliori centrali del campionato

Fabio Alampi

Chi lo seguiva già dall’inizio del campionato scorso stenta a crederci. Perché l’unico Milan che funziona in questo periodo di cognome fa Skriniar e gioca nell’Inter, ma l’anno scorso con la Samp visse un girone d’andata pieno di stenti. Il lavoro di due maestri di calcio come Giampaolo prima e Spalletti poi ha però sgrezzato un diamante su cui ora hanno messo gli occhi le big europee. Alla base di questa trasformazione c’è comunque l’umiltà del ragazzone slovacco che assorbe consigli e insegnamenti come una spugna. E non è un caso che sull’asse Genova-Milano Skriniar-madio non abbia giocato da titolare (ma per squalifica) solo una delle ultime 49 gare di campionato. Lo slovacco è diventato una pedina fondamentale anche della sua nazionale, ha visto la propria valutazione lievitare come un soufflé, con tre reti è (al pari del laziale De Vrij) capocannoniere tra i difensori centrali della Serie A e quello con la migliore media voto. Un 6,63 che lo pone davanti a Benatia (6,5 e avversario domani sera) e allo stesso De Vrij (6,46). In tre mesi Milan, che ha appena 22 anni, è diventato l’idolo del popolo nerazzurro. Il Meazza ne ha bruciati tanti, ma Skriniar ha conquistato tutti abbinando la giusta ruvidezza in marcatura ad una rapidità rara in «armadio» di 188 centimetri per 80 chili. Una delle caratteristiche che più colpiscono di Skriniar è la scelta del tempo. Milan sa leggere benissimo quelle situazioni, tanto che di rado è ricorso alle maniere forti. Vedi un unico, contro il Torino. Altra nota di merito per un giocatore che - aiutato dall’organizzazione spallettiana e dal lavoro di squadra - ora è atteso dal crash test contro la Juve di Higuain. Bomber velenoso che nei big match in A (chiedere a Milan e Napoli) timbra sempre il cartellino. Nell’unico precedente allo Stadium, il 26 ottobre 2016, Skriniar però fu l’unico a meritare la sufficienza tra i difensori Samp. Finì 4-1 per la Juve, ma Milan impedì al Pipita di segnare. Quella di domani sarà un’altra storia. E Skriniar vuole confermare la sua crescita.

(La Gazzetta dello Sport)

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