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Totti e la lite furiosa con Spalletti: “Mi cacciò da Trigoria, vigliacco. Ce le diciamo tutte…”

Totti e la lite furiosa con Spalletti: “Mi cacciò da Trigoria, vigliacco. Ce le diciamo tutte…”

L'ex capitano della Roma ha parlato del suo rapporto con Spalletti nella sua autobiografia

Andrea Della Sala

E' uscita l'autobiografia di Totti "Un capitano", all'interno del libro tanti spunti interessanti. Uno di questi riguarda l'accesa discussione tra il numero 10 della Roma e l'ex allenatore giallorosso Luciano Spalletti, ora tecnico dell'Inter:

Totti: "Quando l'ultimo di noi è entrato si chiude la porta alle spalle, sbattendola, e comincia a urlare. Il mio armadietto è il più lontano dall'ingresso, sono accanto a De Rossi e Florenzi, chinato sulle scarpe che mi sto sfilando. Non mi accorgo dell'improvviso silenzio. Quando rialzo la testa trovo la faccia di Spalletti a un centimetro dalla mia. Mi aspettava: "Basta, hai rotto le palle, pretendi di comandare e invece te ne dovresti andare, giochi a carte malgrado i miei divieti, hai chiuso". Il tutto gridato al massimo volume. E' l'ultimo litigio tra me e Spalletti, nel senso che perdo le staffe anch'io e ci devono separare in quattro perché altrimenti ce le daremmo di santa ragione. Di lì in poi, chiuso. Recuperata la calma lui va in sala stampa a dire che anche se ho segnato io il merito della rimonta è della squadra".

Totti racconta quando Spalletti lo cacciò da Trigoria, nel febbraio 2016.

Spalletti: "Basta, inutile proseguire, tanto non capisci. Hai sbagliato, e adesso vai a casa".

E' la punizione più umiliante. Cacciato da Trigoria. Io. Cacciato da casa mia. Tremo dalla rabbia.

Totti: "Molto bene, accetto la sua punizione. Vedremo se sarò io o sarà lei a pagarne le conseguenze".

Spalletti: "Mi stai minacciando?"

Totti: "Lei sa che a Roma la gente è dalla mia parte. Io ho soltanto parlato bene di lei, eppure mi vuole cacciare. Si assuma le sue responsabilità".

Spalletti: "Tu ormai sei come gli altri, dimenticati di quando eri insostituibile".

Totti: "Vigliacco, adesso non ti servo più mi rompi il cazzo, eh? Sei tornato qui con una missione, portala a termine!".

Ce le diciamo tutte, alla fine di sottinteso non resta nulla. Me ne vado stremato.