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Inter, è sempre il solito problema. Alla pari con le big, troppi punti persi con le piccole

L'Inter è a punteggio pieno negli scontri diretti, ha perso punti con avversari sulla carta abbordabili

Andrea Della Sala

Dopo 7 vittorie consecutive, l'Inter è crollata in casa dell'Atalanta. Una partita negativa dopo un filotto di vittorie che aveva portato i nerazzurri al secondo posto. E se al posto della squadra di Gasperini ci fosse stata la Juve, sarebbe state la stessa cosa? "Viene da pensare di no. Perché la tendenza è sempre la stessa, e neppure Luciano Spalletti sembra essere in grado di invertirla più di tanto. L’Inter continua a perdere punti pesanti in classifica contro le squadre alla portata, quelle di medio se non addirittura basso livello. La traduzione forse riduce troppo all’osso il discorso, ma di sicuro scatena una discussione: i nove punti di distanza in classifica dalla Juventus sono stati fin qui scavati, oltre che dal pareggio con il Torino, da tre sconfitte con tre formazioni abbordabili (o comunque battibili) come Sassuolo, Parma e Atalanta", si legge su La Gazzetta dello Sport.

Il quotidiano analizza il cammino dell'Inter: "Al contrario – prendendo come riferimento le squadre classificate tra le prime sei la scorsa stagione – i due scontri diretti con Milan e Lazio hanno prodotto il massimo possibile. Non è una novità. Ma se la tendenza si conferma, vuol dire molto semplicemente che il gradino più alto non è stato ancora salito. In fondo basta riaprire il librone dello scorso campionato per trovarci dentro le soddisfazioni – tante – nei big match, compresa la vittoria Champions all’ultima giornata all’Olimpico con la Lazio. L’unica sconfitta arrivò con la Juventus in casa, al termine di una partita, tra l’altro, indecifrabile per lettura e andamento. In soldoni: dal settimo posto in giù l’Inter lasciò per strada 27 punti. Che fanno più o meno scopa con i 33 del 2016-17, i 28 del 2015-16, i 39 del 2014-15 e i 33 del 2013-14. Ovvio e banale dire che non tutte le partite si possono vincere. Ma in quel serbatoio di 84 punti potenziali (le 28 gare senza le big tra i piedi) c’è tanto da pescare. Di più: in quel serbatoio diventa obbligatorio pescare se l’Inter vuole partecipare almeno alla lotta il secondo posto, tenendo fuori dai ragionamenti la Juventus".

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