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Inter, è tornato a San Siro ‘Bepi il trombetta’: ecco chi è Giuseppe Ricciardi

Fonte foto: VareseNews

Il quotidiano traccia l'identikit del noto trombettiere, riapparso a San Siro in occasione di Inter-Cagliari

Marco Astori

Pizzicato dalle telecamere durante l'intervallo di Inter-Cagliari, Giuseppe Ricciardi ha subito fatto il giro del web e dei social: il trombettiere nerazzurro è tornato al Meazza. L'edizione odierna de La Repubblica ne traccia l'identikit. Molto amico di Francesco Toldo, responsabile di Inter Forever, guida le azioni nerazzurre con il suo strumento, intonando melodie che rappresentano il momento in campo della squadra. Giuseppe Ricciardi, così si chiama, classe 1948 e interista da sempre: il suo esordio al Meazza lo fa ad Inter-Juventus del 18 dicembre 1960, terminata 3-1 per la squadra nerazzurra. Dopo il ritorno ad Inter-Cagliari, esordirà ad Inter-Juventus del 28 aprile: suonerà infatti al centro del campo durante la premiazione della Grande Inter.

"Ho imparato a suonare la tromba al militare nel 1968 - ha dichiarato a Varese News 'Bepi il trombetta -. Quando sono tornato a casa non c’era più il primo trombettista e così ho preso il suo posto. Sono andato a San Siro per venti anni, fino all’anno dello scudetto dei record di Trapattoni alla fine degli anni ottanta. L’ex presidente Ernesto Pellegrini ancora oggi, quando mi vede, mi saluta ricordando le mie note. La tromba vuole essere uno strumento galvanizzante anche per i giocatori e spero di dare loro la carica giusta per vincere. Ritorno al Meazza? Non mi sognavo di tornare. Il 28 aprile, in occasione di Inter-Juventus, ci sarà un revival delle vecchie glorie. Una di queste, che non posso citare, ha avuto l’idea di invitarmi. Martedì sera quindi è stata una prova per studiare la nuova sonorità dello stadio che è cambiato tanto in questi anni". 

"Martedì sera - spiega - la cosa è andata oltre ogni immaginazione. L’affetto ricevuto dal pubblico mi ha fatto tremare le gambe. La risposta del pubblico è stata bellissima, non me l’aspettavo. Troppo bello, emozionante, indimenticabile". Solo a San Siro? Macché, Giuseppe ha girato anche l'Europa: "A San Siro la gente era un po’ abituata. All’estero ci sono stati momenti emozionanti: ricordo con affetto Madrid, a Varsavia il capo dei tifosi polacchi mi ha fatto fare il giro del campo. Per loro era una cosa unica. Incarnavo la mia voglia di fare con le sgroppate di Nicola Berti".

(Repubblica-VareseNews)

 

 

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