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Inter-Juve-Marotta, le coincidenze ci sono. Zhang però non ci sta: Steven pretende di…

Tanti i punti in comune con l'inizio dell'esperienza in banconero

Marco Macca

La Juventus è una rivali, certo, ma se i bianconeri sono attualmente la squadra e il club primo in Italia un motivo ci sarà pure. E infatti l'Inter ha in mente di carpirne i segreti più intimi e riadattarli alla realtà nerazzurra per scalzare Torino dal trono d'Italia. Questo verrà fatto anche grazie all'arrivo di Marotta e nel minor tempo possibile, come desiderio di Steven Zhang. Un percorso simile a quello juventino è fattibile per l'ex ad bianconero? Le coincidenze sembrano dire di sì:

"Quando Beppe Marotta approdò alla Juve, nel giugno 2010, l’Inter aveva festeggiato, appena quindici giorni prima, il quinto titolo consecutivo, antipasto della finale di Madrid. L’anno dopo, il filotto sarebbe stato interrotto dal Milan, dal 2012 iniziò la dinastia bianconera, firmata anche dal d.g. e a.d. voluto da Andrea Agnelli. Quando Marotta approderà all’Inter la stagione sarà quasi al giro di boa, ma l’obiettivo sarà lo stesso: mettere fine a un dominio e prendere il posto dei «padroni». Magari non subito, ma nemmeno aspettando troppo. Steven Zhang, come allora Andrea Agnelli, va di fretta. I tempi, ormai, sono l’unica piccola incognita nell’operazione Marotta-Juve. Il prossimo amministratore delegato dovrebbe tornare tra stasera e domani dalla Cina, dopo aver incontrato Steven Zhang, figlio e presidente, e Jindong Zhang, padre e fondatore dell’impero Suning, l’uomo che doveva dare l’ultimo sì (...). La Juve, del resto, non è solo LA rivale. È anche un modello di crescita da seguire («Anche se io spero di metterci meno tempo», disse Zhang al primo giorno da presidente). Marotta all’Inter troverà un progetto più avviato di quello della Juve 2010. Anche allora c’era un presidente giovane e appena entrato in carica, ma se Zhang ha già preso le redini da un anno abbondante, Agnelli usò quell’estate per rivoluzionare l’assetto del club, guida tecnica e giocatori compresi. Oggi Marotta si aggiunge a uno staff dirigenziale rodato e stabile, allora trovò un club che veniva dal 7° posto, con Ferrara-Zaccheroni: in panchina puntò su Delneri, scelta poi corretta, dopo un altro settimo posto, con la chiamata di Conte", scrive la Gazzetta dello Sport.

(Fonte: la Gazzetta dello Sport)

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