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L’Inter prova a beffare la Fiorentina, ma il Cholito fa giustizia al 91′

Icardi porta in vantaggio i nerazzurri, ma l'attaccante argentino segna e acciuffa il meritato pareggio

Andrea Della Sala

E' finita in parità, 1-1, tra Fiorentina e Inter. La squadra di Pioli parte forte. Nei primi quindici minuti crea quattro situazioni interessanti con Simeone, Chiesa e Thereau, senza però mai inquadrare la porta. Una superiorità che nasce in mezzo al campo. La squadra viola vince quasi tutti i duelli alimentando continue ripartenze. In un paio di occasioni è Skriniar a salvare i nerazzurri con anticipi geniali. L’Inter ha poche idee e anche poca reattività. Borja Valero, forse tradito dall’emozione per il ritorno a casa, fatica a trovare il ritmo giusto; Gagliardini ha sempre lo stesso passo e Vecino rimbalza contro la linea di centrocampo viola. Con questo scenario la palla arriva sempre nei tempi sbagliati a Icardi. Le uniche iniziative interessanti sono frutto degli strappi di Cancelo. Che sembra avere una marcia in più rispetto ai compagni. Il problema è che il portoghese sulla sua corsia non ha il compagno giusto. Spalletti per una volta concede fiducia a Joao Mario dirottando in panchina uno stanco Candreva. Una scelta che non paga. Joao Mario non incide negli ultimi 30 metri e non si abbassa mai per dare una mano ai compagni in fase di non possesso palla. Insomma, una delusione totale. E il risultato non migliora quando il tecnico nerazzurro lo sposta a sinistra. Spalletti davanti alla panchina prova a scuotere la squadra. E nel finale di primo tempo l’Inter dà qualche timido segnale di risveglio. Si parte con una conclusione telefonata di Gagliardini, si continua con un colpo di testa alto di Perisic da buona posizione e, infine, al 44’ Icardi (disturbato da Laurini) cicca il pallone a due passi da Sportiello.

L’Inter guadagna campo in avvio di ripresa. Trovando ancora una volta in Cancelo un riferimento prezioso sulla corsia di destra. Al 10’ il portoghese obbliga Veretout a un fallo che costa al francese il cartellino giallo. La punizione di Cancelo trova Icardi libero in area: Sportiello para ma deve arrendersi sulla ribattuta del bomber nerazzurro. La Fiorentina prova a rispondere subito, ma Handanovic schizza come una molla per deviare una punizione velenosa di Biraghi. Pioli inserisce Eysseric al posto di un modesto Thereau e Spalletti risponde con Dalbert per l’invisibile Joao Mario e avanzando Cancelo. L’Inter si abbassa di nuovo provando a gestire il vantaggio. Ma non ci riesce. Mancano le gambe e manca anche qualche uomo di personalità che trascini i compagni. Pioli si gioca la carta Babacar passando al 4-4-2. La Fiorentina arriva con grande facilità in zona tiro. Dalbert mura Chiesa; Badelj sbaglia di testa una deviazione abbastanza comoda. L’Inter perde Ranocchia per infortunio. Entra Nagatomo e Santon si sposta al centro, accanto a Skriniar. Ormai si gioca a una porta (23 tiri viola, dicono le statistiche). Handanovic salva su una splendida giocata di Babacar. Piovono palloni su palloni nell’area nerazzurra. L’Inter avrebbe l’occasione per chiudere la gara ma Borja e Candreva si mangiano il 2-0. Un errore grave. E in pieno recupero arriva il pareggio. Eysseric in mischia appoggia a Simeone. E il Cholito non perdona. Finisce 1-1 ed è giusto così. Al fischio finale in curva Fiesole esce uno striscione dedicato a Borja.

(La Gazzetta dello Sport)

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