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Lo sfogo di Ibrahimovic: “Sono un leone in mezzo a dei micetti. Secondo posto? Un fallimento”

L'attaccante svedese ha parlato dopo il pareggio con l'Everton

Matteo Pifferi

Dopo l'1-1 maturato ieri sera contro l'Everton, Zlatan Ibrahimovic ha parlato a BT Sports del suo futuro al Manchester United, lanciando un messaggio ai compagni:

"Sento molta pressione e responsabilità ma non posso vincere una partita da solo, sono un leone in mezzo a dei micetti. Ho 35 anni e vanno sistemate alcune cose. Non è come quando avevo 20 anni e ne avevo altri dieci avanti a me. Probabilmente ne avrò uno, due massimo tre perciò dipende da cosa vuoi tu e cosa il club perché dal primo giorno ho detto che non sarei venuto qui a perdere tempo. Sono venuto qui per vincere, se vuoi vincere qualcosa più grande di te devi crearti l'occasione. Se avessi avuto qualcosa da dire l'avrei già detto, non ci sono novità e niente è già stato fatto. Sono venuto qui senza Champions League e senza che il team fosse favorito. Sono venuto qui per dare il mio contributo e migliorare la squadra. Stiamo facendo il possibile per avere le nostre chance. La classifica non mente: abbiamo fatto una grande stagione con due tornei vinti e due ancora in corso su cinque totali. Non ricordo neanche l'ultima volta in cui sono arrivato secondo... ero al Milan, la prima posizione degli ultimi. Per me è un fallimento, qualsiasi posizione dopo la prima è un fallimento. Ci sono ancora due mesi, molto può cambiare. Se vogliamo essere una squadra da primo posto, lo dobbiamo essere sin da oggi".

(Telegraph)

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