Marani: “All’Inter non decide nessuno, è colpa anche di Moratti. Suning? Pensavo che…”

Inter sotto accusa. Inevitabilmente, giustamente, come mai prima. I risultati negativi della squadra nerazzurra sono sotto gli occhi di tutti e quello che stupisce è l'atteggiamento dei giocatori, spenti e apparentemente svogliati. Difficile anche dare una spiegazione logica e sensata di fronte al momento buio interista. Matteo Marani, intervenuto a Sky Sport, ha provato a fare un'analisi: "Chi decide all'Inter? Questa è la domanda fondamentale da cui partire. Questo bisognerebbe stabilire prima di tutto, anche perché non tutti in società lo sanno. In questo momento, forse a qualcuno è sfuggito, il presidente dell'Inter è Erick Thohir. Poi c'è Zanetti, che è vice e che ha potere decisionale. Poi ci sono Ausilio e Gardini: al primo è stato rinnovato il contratto, e di conseguenza verrà fatto anche con il secondo. Poi c'è Sabatini, sopra di lui Zhang jr e poi il padre. Bisogna vedere chi decide, Pioli è stato bruciato, e tra l'altro è stato il meno colpevole di questa situazione. Non sono d'accordo con Moratti, è anche la sua mentalità di trovare nell'allenatore un capro espiatorio che si sono create le difficoltà nerazzurre degli ultimi anni. Quando ci sono 6-7-8 persone che decidono, alla fine non decide più nessuno. L'allenatore da chi verrà scelto? Da Sabatini che è in Cina? E poi sarà a contatto di più con Ausilio che non lo avrà scelto?".

"Bisogna che ci siano ruoli chiari, non si può navigare a vista. Bisogna uscire dalla logica secondo cui all'Inter possa andar bene solo un comandante alla Mourinho. Con i cinesi pensavo fosse il trionfo della razionalità, la fine delle cattive abitudini italiane. E invece questo non è successo".

(Fonte: Sky Sport 24)