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Sconcerti: “Italia, il peggio è passato. Nessun fuoriclasse, ma nemmeno gli altri li hanno”

Questa l'analisi del noto giornalista

Marco Astori

Tra le pagine dell'edizione odierna del Corriere della Sera, il noto giornalista Mario Sconcerti ha analizzato il momento della Nazionale in ottica sfida con la Polonia di questa sera: "L'Italia che gioca stasera è una buona squadra, forse il peggio è alle spalle. Non sto parlando di miracoli, solo di una buona guida (Mancini) molto rispettata dentro il gruppo, e di un momento particolare: nessuno sale di questi tempi, tutti si adattano. Per la prima volta non si può più crescere tecnicamente, non si può più giocare molto meglio degli altri. Ci sono troppi muscoli nel mezzo, la differenza ormai esisterà soprattutto dal punto di vista fisico. Cosa fra l'altro profetizzata dallo stesso Mancini al congresso internazionale di Belgrado una decina di anni fa. In questa vastità uniforme forse non siamo più gli ultimi. Non abbiamo fuoriclasse, ma non li hanno nemmeno gli altri.Una Nazionale che può far partire Belotti dalla panchina, forse anche Chiesa, anche Verratti, non può essere una brutta Nazionale. Basta non mandarla fuori giri. Oggi tutto è fuori giri.

Quando si parla per esempio di giovani - continua Sconcerti -, ci si dimentica in che modo vengono proiettati nel grande calcio eventuale. Due giorni dopo il debutto sono già un' azienda. Il procuratore diventa più importante del padre e non sempre è un buon padre. Non basta saper giocare a calcio. Credo comunque che siamo davanti a un inizio. Giocatori come Bernardeschi, Belotti, Insigne, Chiesa, Bonucci, Chiellini non sono da piccola Nazionale. Sono da buona squadra. Rispetto al ciclo di Ventura hanno due anni in più, altri si sono aggiunti. Non è obbligatorio essere ottimisti, ma nemmeno continuare a pensare che non si può cambiare. Mancini è infine un valore aggiunto: nessun c.t. (a parte Deschamps) è stato un giocatore che ha conosciuto il calcio come lui. In un ambito equilibrato come quello attuale è anche questa una differenza. Gli avversari sono i polacchi Lewandowski, Milik e Piatek, capocannoniere (con Benassi) del nostro campionato. È una squadra molto fisica, quindi attuale. È andata ai Mondiali ma ha fatto male. Siamo tutti gente da serie B del mondo, ma siamo forse pronti per fare un passo avanti".

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