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Stampa – Resa dell’Inter immagine di un progetto mai decollato. Pioli ai saluti, ora…

FLORENCE, ITALY - APRIL 22: Sterfano Pioli manager of FC Internazionale shows his dejection during the Serie A match between ACF Fiorentina v FC Internazionale at Stadio Artemio Franchi on April 22, 2017 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

La sconfitta dell'Inter ai danni della Fiorentina è stata la conferma: i nerazzurri salutano l'Europa League e, allo stesso tempo, Stefano Pioli

Marco Astori

A cinque giornate dal termine del campionato, la stagione dell'Inter è vicina dall'essere l'ennesimo fallimento del club nerazzurro dopo il 2010. La sconfitta contro la Fiorentina, come si legge tra le pagine de La Stampa, ha confermato il momento di grande fragilità della squadra di Stefano Pioli"Uscire dal campo (e, di fatto, dalla corsa all’Europa) a testa bassa è una condanna che l’Inter merita, e non solo per il verdetto finale. C’è da chiedersi, infatti, come possano perdere la bussola calibri come quelli nerazzurri davanti ad una Fiorentina 'ferita' dal rigore del possibile 2-2 sbagliato da Bernardeschi (un 'cucchiaio' goffo, quasi ridicolo): il folletto viola uscirà da lì a pochi minuti chiedendo scusa ai tifosi per un errore che avrebbe dovuto consegnare la partita nelle mani di Icardi e soci. E, invece, accade l’incredibile. Spaesata, molle, senza alcun equilibrio: l’Inter si scioglie e va al tappeto per tre volte in 6’, più l’acuto (in fuorigioco) del 5-2".

All'Inter attuale manca continuità, ma soprattutto un progetto e delle basi solide. E chi ne farà le spese, come già successo durante questa stagione, sarà l'allenatore: "La resa nerazzurra è la resa di un progetto mai nato, o meglio, mai decollato. A pagare, adesso, sarà Pioli, se non con le ore contate, di sicuro con i giorni: il domani dell’Inter è da ricercare in un tecnico che dia un’anima (e non solo per piccoli passaggi di stagione) al gruppo. Fino al viaggio a Torino, in casa granata, si parlava di sogno Champions: poi, due punti in 5 gare, compresi i ko a San Siro contro la Samp e la sconfitta, clamorosa, di Crotone. L’Inter abbassa la testa e lo fa nel modo che non ti aspetti: la squadra manca di personalità perché solo così si possono spiegare attimi come quello che hanno compromesso la vittoria nel derby all'ultimo secondo o fatto scappare dallo stadio di Firenze i tifosi interisti già alla mezz’ora del secondo tempo. La reazione che ha portato l’Inter a sfiorare addirittura il 5-5 (Astori salva sulla linea la saetta di Brozovic) è tutta nella rabbia del capitano Icardi, a segno due volte nel finale dopo la rete del primo tempo. Icardi e poco, pochissimo altro".

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