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Bonolis: “Pjanic Bruce Lee, quando alla Juve serve scatta sempre l’aiuto. In Europa urlano, non sono abituati”

Daniele Mari

Paolo Bonolis commenta le polemiche del post Inter-Juve: "Quando un bianconero viene ammonito, può fare ciò che vuole"

"In Inter-Juventus e' successo quello che capita costantemente: una squadra forte come la Juve, quando ha difficolta' di percorso, trova incidentalmente errori sempre a suo vantaggio, e tutto si rimette in carreggiata".

Cosi', ai microfoni di "La politica nel pallone", su Gr Parlamento, il presentatore tv e attore Paolo Bonolis, super tifoso nerazzurro.

"Un arbitro tremendamente bravo come Orsato e' incappato, guarda un po', in un pasticcio - spiega Bonolis, tornando alle polemiche arbitrali del Derby d'Italia - Puo' capitare, ma una categoria si ritrova sempre a sbagliare in una direzione e in un determinato momento. E' sempre la stessa storia: gioiscono gli stessi e altri pagano dazio per farli gioire".

E ancora: "Spalletti puo' aver commesso degli errori ma la realta' e' che in questo campionato la Juve pratica un gioco valido a livello difensivo, perche' fa sempre falli tattici: gli altri si beccano costantemente un'ammonizione, la Juve una volta su dieci, e cosi' ha meno diffidati. E poi c'e' il lodo Pjanic: l'ammonizione diventa un certificato di garanzia, quando un bianconero prende un cartellino puo' fare cio' che vuole".

Bonolis non ha peli sulla lingua: "Non ricordo campionati in cui alla Juve e' stato sottratto qualcosa per errori arbitrali... Quando questo accade in Europa contro i bianconeri, giu' urla e strepiti perche' non sono abituati. Il sistema e' sempre lo stesso, le polemiche sono successive: il mancato secondo cartellino a Pjanic, che ha fatto un fallo alla Bruce Lee, assomiglia al fallo di Iuliano su Ronaldo. La Juventus ha vinto tanti scudetti e forse li avrebbe vinti ugualmente anche senza queste ombre. Ogni tanto vince un'altra squadra - conclude Bonolis - ma deve dimostrare di essere molto piu' forte del potere".