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Cambiasso e il Catania. Qualche mese fa le lacrime e invece stavolta…

Eva A. Provenzano

Nella scorsa stagione, quando a San Siro arrivò il Catania, l’Inter era in crisi. Ranieri richiamò in panchina Cambiasso mentre il tabellone recitava zero a due. I tifosi interisti fecero piovere fischi su di lui: il Cuchu si accomodò in...

Nella scorsa stagione, quando a San Siro arrivò il Catanial'Inter era in crisi. Ranieri richiamò in panchina Cambiasso mentre il tabellone recitava zero a due. I tifosi interisti fecero piovere fischi su di lui: il Cuchu si accomodò in panchina e pianse lacrime amare. Era un momento difficile e l'argentino non piangeva per la contestazione, ma per come si sentiva, sembrava che niente riuscisse a risollevare i nerazzurri.

È passato quel momento, è arrivato Stramaccioni e il centrocampista - soprattutto in questa stagione - è diventato un punto di riferimento per il mister e questo a dispetto di chi dice che presto potrebbe dedicarsi ad una vita da allenatore. Non è ancora il momento, lui lo ribadisce. E proprio contro quella squadra che sembrava averlo separato dai tifosi interisti per sempre si è preso la sua piccola rivincita. Sul campo. 

Il giocatore ha dimostrato ancora una volta quanto vale. Tanto da meritarsi un otto in pagella, gli applausi del popolo nerazzurro e queste parole da parte del tecnico nerazzurro: "Credo abbia fatto una partita incredibile non solo in fase di recupero del pallone, secondo me è anche in forma in questo momento e si vede". Assist a Cassano per il gol, inserimenti, dribbling e geometria, cross nell'occasione del palo di Ranocchia. Per dirla in lingua: "Tanta roba!".