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Coronavirus, Conte: “Chiusa in tutta Italia ogni attività produttiva non necessaria”

Le parole del Premier con le nuove misure adottate in tutta Italia

Alessandro De Felice

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha parlato in diretta da Palazzo Chigi per annunciare nuove misure per combattere la diffusione del Coronavirus. Ecco le nuove norme, arrivate dopo la 'stretta' comunicata nel pomeriggio in riferimento alla Lombardia:

"Fin dall'inizio ho scelto la linea di trasparenza e condiviso. Ho scelto di non minimizzare e nascondere la realtà che ogni giorno è sotto i nostri occhi. Ho scelto di rendere tutti participi della sfida. È la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo Dopoguerra. In questi giorni difficili, siamo chiamati a misurarci con notizie che ci feriscono e rimarranno sempre impresse nella nostra memoria. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova. Questi decessi, per i nostri valori, non sono semplici numeri: sono persone e storie di famiglie che perdono i loro cari. Le misure, sin qui adottate, richiedono tempo per mostrare i loro effetti. Dobbiamo continuare a rispettarle con fiducia e pazienza. Non è facile rispettarle, ma non abbiamo alternative. Dobbiamo resistere per tutelare noi stessi e le persone che amiamo. Il nostro sacrificio di restare a casa è minimo rispetto a quello delle persone negli ospedali e non solo, che rischiano molto di più: medici, infermieri, forze armate, commessi, farmacisti, autotrasportatori, protezione civile. Donne e uomini che compiono ogni giorno un atto di responsabilità e amore verso l'Italia".

"Oggi abbiamo deciso di chiudere ogni attività produttiva che non sia necessaria a garantirci servizi e beni essenziali. Abbiamo stilato con i sindacati una lista dettagliare delle filiere produttive delle attività dei servizi di pubblica utilità. Continueranno a rimanere aperti i supermercati e i negozi di prima necessità: farmacie, para farmacie, banche, poste e finanziarie. Nessuna restrizione sui giorni d'apertura dei supermercati. Al di fuori dalle attività ritenute essenziali consentiremo solo le attività in smart working o quelle rilevanti per l'intera Italia. Rallentiamo il motore produttivo del Paese ma non lo fermiamo. È una decisione necessaria per contenere la diffusione dell'epidemia. L'emergenza sanitaria si tramutando in crisi economica. A voi tutti dico: lo Stato c'è. Adotteremo misure straordinarie per rialzarci. Dobbiamo stringerci come una catena a protezione del bene più importante, la vita. Stiamo rinunciando alle abitudini più care, ma non rinunciamo al coraggio e alla speranza del futuro. Uniti ce la faremo!".

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