Conte aspetta l’ultima domanda e poi conferma i sospetti e il vero motivo del suo fastidio

Una conferenza stampa infuocata, con un Antonio Conte mai così nervoso e mai così attento alle parole (di fuoco appunto) da pronunciare. Il tecnico nerazzurro ha sparato a zero: sulla programmazione estiva, sul mercato, su alcuni errori gravi commessi in sede di allestimento della rosa.

Conte ha ringraziato i suoi giocatori, non è scappato davanti alle responsabilità ("la programmazione l'abbiamo fatta insieme") ma non ha risparmiato frecciata dirette alla società. Al centro dell'attenzione sono finiti "i limiti della rosa". Una rosa numericamente corta? Non esattamente.

E' servito il capitolo finale, alias ultima domanda della conferenza stampa, dello sfogo di Conte per mettere davanti ai tifosi la vera problematica che affligge in questo momento il tecnico nerazzurro. Non la quantità ma la qualità.

"I limiti sono esclusivamente quantitativi o di qualità?", è stato chiesto a Conte.

La risposta è arrivata secca e diretta. Prima solo abbozzata, poi la diga è crollata.

"Voi fate le pagelle, date dei giudizi sui giocatori. Perché dovete fare a me sta domanda se avete la capacità di giudizio? Potete rispondere voi benissimo. Lei mi fa la domanda ma sa già la risposta", l'attacco diretto di Conte.

Il problema non è la rosa corta, il problema è la rosa non all'altezza del triplo impegno. Giocatori da acquistare quindi? Non proprio, soprattutto giocatori da mandare via e da sostituire. Questo il diktat Contiano arrivato da Dortmund.