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Gosens a rilento, Dimarco va in sorpasso. Inzaghi si gode il jolly: quanti cross per la LuLa

Andrea Della Sala

Con la partenza di Perisicc l'Inter non ha più l'uomo a sinistra che creava la superiorità numerica: il tedesco fatica, Dimarco vola

Con la partenza di Perisic, finito al Tottenham di Conte, l'Inter non ha più l'uomo a sinistra che creava la superiorità numerica. Inzaghi ha scelto Gosens per sostituire il croato, ma l'ex atalantino ancora fatica a esprimersi sui livelli di Bergamo.

"L’inizio della nuova stagione, quella della sua annunciata ascesa a titolare, è stata balbettante a causa di un sovraccarico fisico durante il precampionato e di qualche difficoltà tattica. Ma per un Gosens che scende (temporaneamente), c’è un Dimarco che sale (impetuosamente). La partita di Lecce ha solo confermato quello che si era visto nelle settimane prima: l’azzurro è tra i più in forma dell’intera compagnia e rischia di fare la fortuna della Lu-La mettendo palloni taglienti in mezzo. Non solo crossa molto di più (e meglio) dell’ex atalantino, ma in questa specialità rischia di non avere rivali in tutto il campionato", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Dimarco è stato pure il giocatore che ha effettuato più cross su azione nel primo turno, ben otto. Una grandinata che non dipende neanche dalla posizione perché l’azzurro ha cambiato un paio di ruoli dentro allo stesso match. Partito prima dietro, da terzo centrale, e si è spinto poi davanti, da quinto centrocampista, dopo l’uscita del tedesco, senza perdere spinta. Insomma, Federico è ormai un principe mezzo sangue, metà “braccetto” della difesa e metà laterale del centrocampo. Può supportare Gosens in un gioco di sovrapposizioni, come nel primo tempo leccese, ma alla lunga può pure sfilargli il posto".

"Gosens in Salento ha messo insieme 57 minuti prima di essere sostituito: pochini per chi dovrebbe essere decisivo come chi lo ha preceduto, tanti se paragonati ai mozziconi di partita dell’anno passato. Il suo precedente record era un tempo intero contro il Toro. Al momento, la sua carriera nerazzurra è così fatta di 232 minuti appena e dieci presenze: la media di 23 a gara può mettere depressione, ma si alzerà di certo in questo 2022-23. Dimarco ha messo in fila 43 presenze e 1982 minuti giocati, media di 46 a partita. Numeri a parte, il campo darà la sentenza: intanto, nelle lunghe sedute di Appiano, Gosens viene provato altissimo, quasi all’altezza degli attaccanti, e qualcosa si è visto nell’inizio arrembante al Via del Mare", chiude il quotidiano.