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Il ‘monaco’ Eriksen e un lusso di troppo: bocciato da mezzala, Conte cambia l’Inter per il danese

Il calciatore danese prosegue la quarantena nel Centro Suning e continua a lavorare per ultimare il suo inserimento nella squadra di Conte

Alessandro De Felice

"Una trama da film di Quentin Tarantino". Così La Gazzetta dello Sport definisce le ultime vicende legate a Christian Eriksen, che dalla vita di Londra è passato in pochi mesi alla quarantena nel Centro Suning di AppianoGentile. Il danese è da solo e svolge le due sedute giornaliere, da 90-120 minuti l'una, programmate da Antonio Conte e il suo staff.

La giornata del 'monaco' Eriksen segue uno schema preciso: "Finita la colazione in una sala comune vuota lo aspetta la palestra; dopo il pranzo composto secondo le indicazioni del nutrizionista Pincella (stessa cosa per la cena, con vaschette pronte che seguono un programma personalizzato) ci sono i campi per correre, e anche per calciare, un lusso rispetto ai compagni". Poi le video chiamate con i familiari, un tè davanti a un film o un libro: Eriksen resta carico e vuole trasformare questo stop forzato in un'opportunità. Al ritorno in campo si farà sul serio: "Il tempo degli esperimenti è durato poco ed è già finito".

L'idea di Conte di piazzarlo nel ruolo di mezzala nel suo 3-5-2 non ha portato i risultati attesi, ma al contrario nell'ultimo periodo c'è stato un calo di risultati con pochi palloni a disposizione delle punte. Contro il Ludogorets, Conte ha scelto il 4-4-2 con Eriksen in posizione di quarto a sinistra e gli inserimenti tra le linee nel ruolo di trequartista classico, proprio come ai tempi del Tottenham e gli scambi stretti con Kane. Un primo passo verso il 4-3-1-2, il modulo più congeniale al danese.

"Nella testa di Conte, Christian dovrà essere l’arma in più a rimorchio quando l’Inter riuscirà a sfondare dalle fasce, al di là del sistema iniziale o degli interpreti. Il gioco di Conte prevede sempre di andare a chiudere l’azione con cinque giocatori, con esterni molto larghi e quasi in linea con le punte e un centrocampista pronto a inserirsi. Eriksen magari ha meno corsa per andare senza palla, ma ha la qualità per raccogliere lo scarico ed essere letale da fuori" scrive La Gazzetta dello Sport.

Ancora non si sa quando il campionato ripartirà, ma quando l'Inter tornerà a calcare il prato di San Siro Antonio Conte avrà dovuto ultimare l'inserimento di Christian Eriksen: "Dopo otto presenze in tutte le competizioni, 348 minuti giocati, un gol realizzato e un assist, il ruolo di Christian nell’Inter non è ancora chiaro e questo è un lusso che alla lunga squadra e club non possono permettersi".

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